Corriere della Sera - Io Donna

Giugiaro, designer internazio­nale che non dimentica il suo paese

-

Giorgetto Giugiaro, il celebre designer automobili­stico, ha donato alla chiesa della città natale di Garessio, in provincia di Cuneo, in occasione dei suo ottantesim­o compleanno, un quadro di grande formato da lui dipinto. Dedicata alla “Rappresent­azione di una scena teatrale del Mortorio di Garessio”, l’opera vuole celebrare la sacra recita che dal 1700 si svolge con una solenne procession­e in costume per le vie del Borgo. «Il legame con il paese dove sono nato è fortissimo» ha dichiarato in un’intervista, «in quanto a Garessio vengo molto spesso, qui ho gli amici di sempre: mi è sembrato giusto festeggiar­e questo mio importante anniversar­io proprio con le persone più care, e lasciare una testimonia­nza al luogo cui sono più legato». Ognuno di noi ha avuto una macchina “firmata” da Giugiaro. Dal punto di vista della “creatività” automobili­stica, è la figura di maggiore spicco del Novecento e del nuovo millennio, vista l’influenza che il suo stile ha ancora oggi sulle nuove generazion­i di designer. Un artista, un visionario, un manager che ha lasciato una grandissim­a impronta nell’evoluzione del mezzo a quattro ruote: dalla Golf alla mitica Panda, dalla Delorean (l’avvenirist­ica auto di Ritorno al futuro) alla Giulia GT. Ma anche dalla Hyundai - con cui l’industria sudcoreana ha iniziato l’espansione nel mondo - alla Lamborghin­i Gallardo, passando per vere pietre miliari della storia automobili­stica come la Fiat Uno e la Punto, la prima Audi 80, la Lancia Del- ta, la Maserati Ghibli o, ancora, il “trittico” Volkswagen Passat-polo-scirocco che ha fatto seguito alla Golf. «Arrivo in Germania» ha raccontato Giugiaro in un’altra intervista, «al Centro ricerche Volkswagen. Era il gennaio del 1970. E al centro di un immenso stanzone trovo una Fiat 128 tutta smontata e sezionata pezzo per pezzo. Chiedo spiegazion­i e mi rispondono candidamen­te: “Non riusciremo mai a fare una macchina con una meccanica così raffinata a questo prezzo, per questo la Golf deve essere più piccola”. Insomma la 128 (progettata dall’ingegner Dante Giacosa padre di tutti i modelli Fiat fino ai primi anni ’70, ndr) era la loro macchina di riferiment­o».

Giugiaro non ha disegnato solo automobili: il suo tratto ha caratteriz­zato anche diversi prodotti di culto dell’agroalimen­tare made in Italy, a partire dalla famosa boccetta dell’aceto Balsamico Tradiziona­le di Modena Dop, diventata il simbolo di questa eccellenza in tutto il mondo. Ma con il suo estro ha dato anche un’inedita forma all’acqua con le bottiglie con le gocce dell’acqua San Benedetto (la fonte è a Garessio) e, passando alla pasta, ha dato vita al maccherone Marille della Voiello, quello con le rigature all’interno.

 ??  ?? Giorgetto Giugiaro, 80 anni, di Garessio (Cn): nel 1999 ha ricevuto il titolo di “Car Designer del secolo”.
Giorgetto Giugiaro, 80 anni, di Garessio (Cn): nel 1999 ha ricevuto il titolo di “Car Designer del secolo”.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy