Corriere della Sera - Io Donna
Dietro la piaga dei preti pedofili ci sono le storie
sono un uomo di 30 anni e non sono mai stato un bambino, o forse lo sono stato ma non voglio ricordarmelo. Dall’età di 9 anni per circa 4 sono stato vittima di abusi sessuali di un sacerdote. Ero un bambino molto particolare, molto timido, vittima di bullismo, e un sabato pomeriggio durante il catechismo lui se ne accorse e anziché usarmi amore disinteressato di padre iniziò a circuirmi e pian piano ad abusarmi. Non è degli atti di abuso che voglio parlare, ma di quello che mi hanno portato ad essere. Purtroppo l’atto di abuso non è fine a se stesso ma lascia ferite profonde che scavano lentamente dentro l’anima. Molte volte mi sono chiesto perché continuassi ad andare da lui e mi sono risposto che quello che cercavo era un po’ di attenzione e di affetto che apparentemente mi dava e che quello che subivo era il dazio che dovevo pagare per riceverli. Nessuno se ne accorse o forse faceva finta di non accorgersene. Mi riferisco a chi poteva fermare tutto questo ma non l’ha fatto. Innanzitutto il Vescovo che, pur allertato da alcune voci, per paura o meglio codardia non si è mai assunto alcuna responsabilità. E così non ha posto attenzione alle conseguenze che quegli abusi hanno lasciato nella mia e nelle vite dei miei familiari. Soltanto quando il vescovo è cambiato ed è stata istituita una commissione d’inchiesta della Santa Sede il sacerdote è stato ridotto allo stato laicale». Questo racconto è stato reso noto dall’associazione Meter in occa- sione della giornata mondiale contro la Pedofilia celebrata nel maggio scorso. Il protagonista è soltanto una delle migliaia di persone che da bambini sono stati molestati o violentati, da preti e suore. Persone che avrebbero dovuto proteggerli e invece hanno approfittato del proprio ruolo. Religiosi che sono stati “coperti” - e in alcuni casi aiutati a sfuggire alle indagini - dalle gerarchie vaticane.
Scrive l’uomo al termine della sua testimonianza: «Passano gli anni e passa il tempo delle violenze manon passa purtroppo la sporcizia di quello che mi è stato fatto. Le vittime aumentano perché l’abuso non fa vittima solo chi lo subisce, ma anche chi entra a far parte della vita di chi è stato abusato. Mi riferisco soprattutto a mia moglie e a mio figlio, ai quali, nonostante li ami tantissimo, non riesco a dimostrare il mio affetto. Immaginate un figlio che non riceve mai una carezza, un abbraccio, un ti voglio bene da suo padre. Non è forse anche lui vittima indiretta di quell’abuso?».
Un orrore senza fine che è bene tenere a mente quando dal Vaticano si assicura che adesso si è deciso di combattere la piaga dei preti pedofili.