Un tuffo nel blu

Sopra, il living è dominato dal blu di divani e tappeto. Poi, lampade di design e souvenir etnici. Sotto, il padrone di casa Bruno Laurenzano, direttore creativo in un’azienda tessile, in sala da pranzo; alle spalle una stampa del fotografo Adey.

Milano, primi del Novecento. È in un palazzo d’epoca, dove le porte di legno sono decorate con fregi di ferro battuto, che ha scelto di mettere le sue radici Bruno Laurenzano, direttore creativo di Mantero 1902 (storica azienda tessile italiana). Varcare la soglia di casa sua è come partire per un lungo viaggio attraverso tempi lontani e paesi esotici.

In questo appartamento dal taglio classico, passando di stanza in stanza ci si immerge nei colori vividi dell’africa e della Cina attenuati dal rigore del design più puro; alle pareti si mescolano e convivono opere d’arte di diversi periodi storici, una delle tante passioni di Bruno che creano lo stile eclettico dell’abitazione. «Il bello, ovunque si trovi, che sia in un manufatto tradizionale o un pezzo di alta artigianalità, merita rispetto e considerazione» ci racconta. Nel living si viene avvolti da un morbido blu di Prussia, «sinonimo di equilibrio e solidità emotiva». Qui il mobile cinese di fine Settecento con preziosi decori di oro zecchino e madreperla condivide lo spazio con la lampada “Atollo” disegnata da Vico Magistretti nel 1977. In perfetta armonia. Ogni stanza diventa così un percorso attraverso il Grand Tour di Bruno, fatto di intimità familiare, arte, antichità e design contemporaneo.