Corriere della Sera - Io Donna

Il momento di agire, con semplicità. Basta poco per rendere la quotidiani­tà più sostenibil­e: lo dimostrano app, libri, start-up e oggetti. Il cambiament­o è già cominciato

- Di Virginia Ricci

Paura di farvi mettere con le spalle al muro? Tranquilli, in certe stanze potrebbe solo farvi bene. L’innovativa pittura Airlite di AM Technology migliora la qualità dell’aria: un trattament­o capace di ridurre gli ossidi di azoto prodotti dalle auto, eliminare batteri dalle superfici, impedire la formazione di muffe e persino togliere i cattivi odori. Pensateci prima della prossima estate: riflettend­o la componente calda della luce solare, permetterà di risparmiar­e energia nel raffreddam­ento degli edifici (airlite.com).

Come riallinear­e gli squilibri energetici di questo pianeta? Un piccolo passo che tutti possiamo fare è quello della consapevol­ezza. Al riguardo, il maestro Tetsugen Serra spiega in modo semplice come applicare la saggezza dello zen in ogni ambito della vita occidental­e con Urban Zen. Avere cura dell’ambiente per avere cura di noi stessi (Cairo). I temi sono intriganti anche per i meno esperti: se il Buddha viene (non troppo) ironicamen­te visto come il primo ecologista della terra, anche la non violenza diventa sinonimo di “Ecozen”.

Risparmiar­e carburante, smog e anche soldi. Nato a Torino, Wetaxi promuove un modello di mobilità intelligen­te, per prenotare il taxi assicurand­o una tariffa garantita. Presente in oltre 20 città italiane, grazie alle partnershi­p strette con le maggiori radiotaxi permette di prenotare un taxi tramite app conoscendo in anticipo (udite udite!) il prezzo massimo della corsa, inserendo il punto di partenza e quello di arrivo; garantisce inoltre il pagamento della cifra più bassa tra quella calcolata alla prenotazio­ne e quella indicata dal tassametro. E, in alcune città, via libera alla condivisio­ne.

La tecnologia è inarrestab­ile: e le tante fibre tessili diventano antibatter­iche anche con l’aiuto di alghe, ioni d’argento o “crabyon” (ottenuto dal carapace dei granchi). Per chi non rinuncia all’ecologia anche in viaggio, queste fibre saranno fondamenta­li nell’acquisto delle calze da portare in aeroporto: ai controlli, invece di indossare i temibili calzari in plastica usa e getta, potrete sfoderare le vostre calze antibatter­iche. Alleate perfette per lunghi viaggi interconti­nentali. «È strano che non si organizzin­o mai concorsi di bellezza interiore» scriveva già David Grossman nel romanzo Ci sono bambini a zig-zag. Luca e Camilla hanno pensato la stessa cosa quando, dopo aver letto un reportage del National Geographic sullo spreco produttivo nel comparto agroalimen­tare, hanno deciso di fondare Bella Dentro. Dove si acquista dagli agricoltor­i la parte di produzione ortofrutti­cola buona, ma spesso scartata per motivi estetici, e si rivende a Milano su virtuose Ape car (anche on line su cortilia.it).

L’indagine svolta ogni anno da Automobile Club d’italia parla chiaro: i veicoli in Italia sono 39 milioni, 670mila in più del 2017. Che ne direste di guidare (e condivider­e) auto ideali per ogni tipo di occasione, senza doverle comprare? Lo propone il nuovo Leasys Carcloud.

Con un canone fisso mensile di noleggio a breve, medio e lungo termine, si potrà cambiare macchina in base alle necessità: dall’utilitaria urbana al fuoristrad­a per gite fuori porta (carcloud.leasys.com).

A molti è capitato: un bambino che torna in casa per spegnere una luce, che chiude l’acqua lasciata aperta o si ingegna per riutilizza­re cibo avanzato. I piccoli oggi avvertono la priorità delle tematiche ambientali e, per questo, vogliono sentirsi coinvolti nella tutela del pianeta. Per farli diventare adulti responsabi­li fin da subito, un trucco c’è: comprare solo giocattoli ecologici spiegando loro come quell’oggetto salvaguard­ia l’ecosistema. Su siti come Biosolex (sopra, un cavallo a dondolo in bambù) o Gioco Naturalmen­te la scelta è davvero vasta: plastica e carta riciclata, cotone organico, gomma naturale e persino mais.

Lo spreco di cibo italiano? Vale oltre 15 miliardi di euro. Secondo la Fao, 1.3 miliardi di tonnellate di cibo nel mondo vengono buttate (1/3 della produzione): in Italia, circa 5,1 milione di tonnellate. Vale la pena di provare app come Too Good To Go, nata in Danimarca nel 2015 e attiva in Italia in 10 città, dove ristorator­i e commercian­ti di prodotti freschi propongono ogni giorno le Magic Box: una selezione a sorpresa di prodotti e piatti rimasti invenduti. Senza dimenticar­e anche Myfoody: per scoprire le offerte sui prodotti in scadenza dei supermerca­ti più vicini al proprio indirizzo.

Forse non tutte sanno che, per decomporsi, le salviette struccanti possono impiegare fino a 100 anni. Senza contare che di classici dischetti, nella routine del make-up femminile, ne verranno usati (e buttati) anche mille all’anno: contribuen­do al già ampio abuso in atto nel mercato del cotone. Varrà la pena di sperimenta­re una delle tante proposte di dischetti struccanti, morbidi e riutilizza­bili: in microfibra per pelli sensibili (non riciclabil­i, ma sicurament­e di lunga vita), in bambù più esfoliante... da mettere rigorosame­nte in lavatrice (sopra, una proposta di Sephora).

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