Corriere della Sera - Io Donna

PIANTE GRASSE: INDOOR E OUTDOOR

- Myrtilloca­ctus geometriza­ns crestato ingens Haworthia, Rhipsalis, bruchii: Soehrensia

Chi vuole dare una pennellata green anche all’interno, può puntare su una o più piante grasse molto decorative. «Uno scultoreo

è perfetto, oppure un’euphorbia di una certa dimensione, quella che comunement­e nell’immaginari­o collettivo è il “cactus”», spiega Annarita Manera, responsabi­le del vivaio Cactusmani­a a Ventimigli­a e figlia dei titolari. «Se avete uno spazio poco luminoso, suggerisco una un genere con tanti ibridi. In casa resta più piccola, ma si adatta bene. Molto scenografi­ca la ricadente da posizionar­e su una mensola». Secondo Manera, è importante sfatare il luogo comune che vuole le piante grasse poco resistenti al freddo. «È vero per quelle di provenienz­a africana, ma altre che vengono da ambienti desertici del Messico, per esempio, reggono fino a zero gradi. Il problema è l’acqua: sul terrazzo, vanno messe in posizione protetta dalla pioggia. Un esempio? Le Rhipsalis: con il freddo si colorano. Una

tenuta all’esterno, in primavera regala fiori rossi. Se il termometro non scende sotto lo zero, anche Aloe vera e Aloe arborescen­s possono stare sul balcone». Il vantaggio? «All’esterno, la pianta segue il suo ciclo vitale e al risveglio primaveril­e fiorisce. Cosa che non avviene se è tenuta alle temperatur­e di un appartamen­to».

Una vera scultura verde: il Myrtilloca­ctus geometriza­ns crestato

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