Corriere della Sera - Io Donna
La voglia di imparare smaschera le fake news
Ci sono le “bufale” sui vaccini e quelle sulla Costituzione. Giocano sulla paura e si diffondono senza filtri grazie ai social. Gli esperti che in questi giorni si ritrovano nella Conferenza Mondiale “Science for Peace”, dedicata al fascino pericoloso del
perfino Socrate ammetteva “so di non sapere”. Esserne consapevoli però è la molla per conoscere. Invece oggi ci si accontenta troppo spesso di informazioni non verificate, o parziali, o deliberatamente false, insomma fake news. Come combatterle è il tema dell’undicesima Conferenza Mondiale “Science for Peace”, organizzata all’università Bocconi di Milano dalla Fondazione Umberto Veronesi: in questi giorni medici, pedagogisti, sociologi e scienziati si stanno confrontando per capire come resistere al fascino pericoloso dell’ignoranza. «La più temibile è la doppia ignoranza, cioè la mancanza di consapevolezza: “Non sapere di non sapere” porta ad accontentarci del poco che sappiamo e a supporre che basti» dice Paolo Veronesi, presidente di Fondazione Veronesi. «È un’ignoranza che spesso porta con sé arroganza e disprezzo per la conoscenza, reputa inutile la cultura, lo studio, l’approfondimento. E così ostacola il progresso, spegne il motore della scienza. Anche di quella medica, che proprio per superare l’ignoranza e spingersi sempre oltre nella conoscenza ha generato risultati strabilianti, che possono cambiare in meglio la vita delle persone». Come combattere le fake news allora, e quali sono le più pericolose? Ecco le risposte di alcuni esperti che partecipano alla Conferenza.
Non c’è nulla di male a essere ignoranti: Chiara Tonelli
Professoressa di genetica dell ’Università di Milano e Presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Veronesi
«Creare un falso mito è facile, soprattutto quando si gioca sulla paura, e poi diventa difficile distruggerlo. Penso per esempio all’assurdità secondo cui le vaccinazioni possono indurre l’autismo: non c’è alcuna correlazione scientifica, eppure i no vax sono stati molto abili a far circolare questa credenza grazie alla paura, portando molte mamme a non vaccinare i propri figli, con gravi conseguenze. Bisogna combattere l’ignoranza di fondo, perché altrimenti è davvero complicato confrontarsi su alcuni temi: ho partecipato a vari confronti sugli Ogm e di solito chi avevo di fronte non possedeva alcuna base scientifica per parlarne, spesso non sapevano neppure che cosa fosse un Ogm. Nonostante questo li condannavano, proprio appigliandosi a falsi miti che diventano “àncore” per l’ignoranza».