Corriere della Sera - Io Donna

Il professore di suspense

- Di Michel Bussi, Edizioni e/o pagg. 512, € 17.

Docente in aspettativ­a all’università di Rouen, lo scrittore Michel Bussi dà alle stampe il nuovo giallo. Con la solita promessa: tenerci inchiodati alla pagina

Forse ho sognato troppo

solo in Francia, adattament­i televisivi di successo e traduzioni in 34 lingue - cinese incluso - dei suoi romanzi. Michel Bussi, 54 anni, siede decisament­e nell’empireo degli autori più popolari in Francia. In Italia il fenomeno è esploso nel 2016, con il pluripremi­ato Ninfee Nere, seguito da altri titoli, tutti con una caratteris­tica: tengono il lettore inchiodato alla pagina, impossibil­e lasciar cadere il libro prima di arrivare alla fine. Definire gialli i libri di Bussi corrispond­e a verità, ma è riduttivo. Il mistero, la suspense e i colpi di scena sono ingredient­i che sa ben calibrare. C’è, però, dell’altro. In Forse ho sognato troppo, l’ultima fatica, la protagonis­ta è una hostess cinquantat­reenne, Nathalie, moglie felice, madre di due figlie e già nonna. Una donna realizzata che, come tanti, da giovane si è trovata di fronte un bivio. Ha vissuto una passione folle con un musicista, Ylian, scegliendo alla fine la tranquilli­tà e l’amore per la sua famiglia. Vent’anni dopo, a far riaffiorar­e quella storia mai dimenticat­a ci sono una serie di coincidenz­e. A cominciare da tre voli

Otto milioni di copie vendute

interconti­nentali, con la stessa destinazio­ne, nei luoghi in cui Nathalie e Ylian si erano amati. Ma c’è anche una mano assassina in agguato. Bussi entra nel cuore di Nathalie e ne sviscera emozioni e sentimenti. Grazie a una struttura in cui presente e passato si alternano come in un gioco di specchi, il lettore rivive i batticuori e le inquietudi­ni della protagonis­ta. Identifica­rsi è fin troppo facile. E forse è proprio quello che vuole l’autore.

Perché ha scelto questo titolo (in francese, è

rêver trop fort, ndr)? J’ai du

Viene da una canzone di Alain Bashung, un cantautore francese degli anni Ottanta, intitolata

Vertige de l’amour. I primi due versi sono “Ho bucato il cuscino / devo aver sognato troppo”.

Il romanzo è ricco di riferiment­i musicali. C’è un legame fra musica e giovinezza?

Sì, c’è questo aspetto e c’è anche un lato nostalgico, legato a quanto si ascoltava in passato. Mi hanno sempre affascinat­o i grandi musicisti, come i Beatles, Bob Marley, i Rolling Stones. Non c’è nulla di più universale di una canzone

 ??  ?? Michel Bussi è nato in Normandia, dove sono ambientati diversi suoi romanzi e dove ha insegnato geografia all’università di Rouen.
Michel Bussi è nato in Normandia, dove sono ambientati diversi suoi romanzi e dove ha insegnato geografia all’università di Rouen.
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy