Corriere della Sera - Io Donna
Siamo mamme imperfette
Una paleontologa con una bimba piccola è la protagonista del nuovo romanzo della scrittrice bestseller. Forse le assomiglia?
della terza stagione della serie tv L’allieva, tratta dai suoi romanzi e venduta in dieci nazioni, Alessia Gazzola torna in libreria con Questione di Costanza (Longanesi). Reduce dalla vittoria del Premio Bancarella per Il ladro gentiluomo, nella nuova serie Gazzola racconta di Costanza, che, con una bimba piccola, accetta un contratto con l’istituto di Paleontologia di Verona e lascia Messina pur essendo specializzata in anatomia patologica.
Tratti comuni con
Il doppio binario: da un lato la vita personale della protagonista, dall’altro l’indagine scientifica. La commedia sentimentale si mescola di nuovo a un altro genere, non più il giallo all’inglese ma il romanzo storico.
Chi immaginerebbe nella parte di Costanza?
Di lei ho immaginato solo i lunghi capelli rossi, ma non mi sarebbe venuta in mente neppure Alessandra Mastronardi come volto di Alice, eppure si è rivelata perfetta. In compenso ho un desiderio segreto per il ruolo di Marco, Aidan Turner.
Chi delle due le somiglia di più?
Costanza, con cui ho molti più elementi in comune, prima tra tutti la maternità. Ma non soltanto: ha un’emotività intensa, robusta, ma riesce a resisterle con equilibrio. Per certi aspetti vorrei essere come lei.
Un momento in cui ha sgarrato dal metodo Mon
Mentre sono in corso le riprese L’allieva?
tessori, come Costanza?
Tutti i giorni, direi! Attraverso l’esperienza di Costanza mi piace parlare della maternità imperfetta. Noi genitori a volte protendiamo verso ideali irrealizzabili e dovremmo imparare ad accettare l’errore come parte dell’esperienza, senza fustigarci e senza provare sensi di colpa.
Per le sue due bambine inventa fiabe della buonanotte?
Non sono brava a inventare storie per l’infanzia, forse ho perso la visione bambina o la fantasia indispensabile per crearle. Però leggiamo insieme tutte le sere, con la più grande la serie di Dory fantasmagorica e con la piccola i libri di Lupetto.
La prima storia scritta da bambina?
Il pipistrello astuto, in seconda o terza elementare: il protagonista vagava nella notte e andava incontro a varie disavventure… Mia madre la conserva ancora da qualche parte.
Questione di Costanza