Corriere della Sera - Io Donna
Peaky Blinders
Elle Fanning e Timothée Chamalet, in Un giorno di pioggia a New York.
Un giorno di pioggia a New York
DI STEPHEN KNIGHT, CON CILIAN MURPHY, PAUL ANDERSON, HELEN MCCRORY. SU NETFLIX
Non sempre accade che una serie tv migliori con il tempo e guadagni, con il passare delle stagioni, in articolazione e qualità complessiva, anziché scivolare nella ridondanza. Peaky Blinders è una di queste, e a ogni atto aggiunge elementi, dettagli estetici e di trama mai stucchevoli. Il period drama della BBC è giunto alla quinta stagione ed è interamente disponibile su Netflix. La vicenda riprende dal crollo di Wall Street del ’29 e insiste sulle conseguenze che la Grande Depressione ha negli anni successivi sulla famiglia Shelby, nella poverissima Birmingham tra le due guerre. Tommy Shelby (un sempre più convincente Cillian Murphy) è ancora più al centro delle dinamiche della serie; l’elezione come deputato del partito laburista lo spinge in un limbo tra i traumi del passato e i doveri del presente e appare più inquieto e ancora più completo rispetto agli atti precedenti.
Ciò che convince nella serie ideata da Steven Knight (il padre, tra l’altro, del game-show Chi vuol essere milionario?), la ricostruzione temporale e geografica di un periodo denso di contraddizioni e di luoghi che trasudano conflitto, è la coabitazione forzata tra legale e illegale: un affresco potente e riuscito di un’epoca tutta da indagare.
Per chi ama le astuzie del crime, ma soprattutto la minuziosità dell’ambientazione storica.