Corriere della Sera - Io Donna
“Mi segue e commenta quello che posto” racconta la prima star prodotta dallo streaming italiano grazie alla serie Netflix Presto sarà al cinema con Ma sui social ha un’opinione precisa. E così su come li usano i suoi coetanei
Baby. 18 regali.
Gilet, camicia, gonna, cappello e collant Gucci.
sera, a Roma, qualche anno fa, ha conosciuto Kevin Spacey. «Prima degli scandali del #Metoo, sì. Scandali che non cambiano la mia opinione su di lui e sul suo talento. E comunque, non sta a me assolvere o condannare un comportamento privato, ci sono le autorità giudiziarie per questo. Mica è un mio parente».
Benedetta Porcaroli, viso angelico con la pelle perfetta di chi ha 21 anni, parla con schiettezza, sembra non aver paura di niente né voglia di mostrarsi diversa da quello che è.
Ha debuttato nella serie Tutto può succedere, partecipato a quel grande successo che è stato il film Perfetti sconosciuti ed è la prima star prodotta dallo streaming italiano, grazie alla serie Netflix Baby, di cui si sta girando la terza stagione. E di cui si è parlato tanto perché raccontava con una certa crudezza la vicenda vera delle ragazze di buona famiglia che si prostituivano: «Agli adulti è preso un colpo, ai ragazzi molto meno: sanno che la realtà è anche peggio» dice Benedetta, per tutti Benny. «E comunque la serie è un segnale d’allarme sui grandi vuoti che creano certe famiglie e sulla pulsione autodistruttiva di alcuni ragazzi, ma è anche volutamente un’iperbole». Sì, Benny usa proprio queste parole, “iperbole” e “pulsione”.
Prendo nota perché anche il lessico può servire a decifrare un’esemplare di quella categoria di creature sfuggenti come struzzi nella savana cui appartiene Benny, ovvero i Post Millennials o Generazione Z, tanto corteggiati dal marketing e oggetto di furiosa curiosità da parte degli adulti.
Anche se ha lasciato il liceo, il classico Mamiani di Roma, per lavorare e perché «non sono particolarmente studiosa e comunque il mio impegno per quella scuola non era sufficiente», Benny ha finito poi privatamente e iniziato l’università: spera di laurearsi in Filosofia.
Nel frattempo, dal 2 gennaio, sarà al cinema in 18 regali di Francesco Amato (nel cast
UBenedetta Porcaroli con il fidanzato, l’attore e regista Michele Alhaique, 40 anni il prossimo 31 dicembre. anche Vittoria Puccini ed Edoardo Leo), ispirato alla vicenda di Elisa Girotto, una donna di Treviso che si scoprì malata incurabile di carcinoma triplo negativo alla mammella, la forma più impietosa e senza scampo di cancro al seno. Elisa aveva appena partorito la sua prima figlia, Anna. Sapendo che non l’avrebbe vista crescere, nei mesi che le restarono da vivere, preparò 18 regali per altrettanti compleanni, che avrebbero così accompagnato la ragazza fino alla maggiore età. Una storia vera, chissà, a sua volta ispirata dal film di Isabel Coixet, La mia vita senza me, che forse Elisa aveva visto. Si fanno i conti con il dolore «ma poi si impara ad andare avanti» dice Benny. «Questo è il messaggio del film. Alla mia età, ho perso solo una nonna, si chiamava Fiorenza, era la madre di mio padre, avevamo un legame molto forte e intimo. Una perdita fisiologica, lo capisco. Eppure certi vuoti non si riempiono mai e, ancora adesso, che sono passati due anni, mi capita di addormentarmi pensando alla morte, all’infinito, alla irreversibilità delle cose e ne ho molta paura». Mentre lo dice, sgrana gli occhi, sembra assai sincera e improvvisamente molto più vicina all’adolescenza che ha appena lasciato.
Benedetta Porcaroli con Edoardo Leo in 18 regali, nei cinema dal 2 gennaio.