Cronache antiche e moderne

Scritto come un romanzo picaresco racconta le avventure di Peter, dalla prima sortita fuori dall’orfanatrofio nella Ddr alla ricchezza nella Germania appena riunificata. Tutto senza mai rinunciare alla sua fede incorruttibile nel comunismo. Peter ha l’animo di un Candide, e la sua spiazzante ortodossia lo rende impermeabile al confronto con la realtà. Così l’autore può mettere a nudo con il sorriso le contraddizioni più dolorose della nostra democrazia. È stata una delle donne più potenti della storia di Roma, Iulia Domna, anche se non ha spazio nei libri di scuola. Visse tra II e III secolo d.c. , sposò Settimio Severo, potente governatore della Pannonia in tempi infidi, e quasi lo trascinò alla massima carica. Seppe imporre il suo carisma, assunse importanti incarichi politici, si coniarono perfino monete con la sua effige. Dettagliato e ricco di suspense, questo romanzo le rende giustizia.

Marzo 1848. Pio IX affacciato alla finestra del Quirinale si compiace dell’appoggio del popolino dopo la promulgazione della Costituzione. Novembre1848. Il pontefice fugge a Gaeta, per sfuggire all’assedio e ai cannoni degli insorti, che daranno poi vita alla Repubblica Romana. Con rigore storico e descrizioni dal taglio cinematografico, il dramma prima interiore e poi politico di Giovanni Mastai Ferretti, l’ultimo Papa ad avere il controllo di Roma.

I 500 anni dalla morte di Caterina De Medici, ci portano in dono questa puntuale biografia su una regina che ebbe un ruolo di primo piano nella politica francese del Seicento e per questo fu ammantata dalla fama di Dark Lady, accusata, tra l’altro, dell’eccidio degli ugonotti la notte di San Bartolomeo (1572). Un personaggio moderno, che Alessandra Necci dipinge nella sua complessità, errori e fulminanti intuizioni politiche incluse.

“Una storia d’italia scritta sui muri”, perché, dice l’autore nell’era dei social dove tutto è istantaneo, la street art continua a parlarci in un dialogo continuo tra arte e attualità. Dalla

Tav alle Trivelle, da Totti ai migranti, l’inviato del Corriere che da anni racconta il nostro Paese, prende spunto dai murales per dirci quanto sono cambiate le nostre città. E noi. medaglietta che protegge sia Paul sia la prostituta tra le cui braccia morbide ogni tanto si rifugia.

Paul non ha mai superato l’abbandono della madre fuggita con un pilota sovietico, è un’anima grigia, con poche certezze. Una è il suo amico Hedwiges, trovato morto dopo aver subito un furto violento.

Durante il funerale,

Paul troverà il suo riscatto. Verso una scena finale che sa di vendetta e follia.

Solo nella terra dei ghiacci si sente il canto del silenzio. E si mette la vita in pausa. Sente di doverci andare Jenny, forse per trovare la distanza definitiva da un’infanzia di abusi, e dalla madre, che incombe su di lei anche dopo trent’anni di buio. Se le premesse sono drammatiche, la scrittura brillante e affilata è invece ricca di humor. E il racconto del viaggio - verso l’antartide ma anche dentro di sé - , per riappacificare la Jennifer bambina e l’adulta Jenny, è una vera gioia.

La scomparsa di un bambino, Daniel, durante un normale pomeriggio di giochi al parco. Il senso di colpa della madre, che si maledice per la sua tragica distrazione e per non aver mai voluto il figlio. E la voce di un’altra donna, la cui casa è vuota perché il desiderio di un figlio non si è mai avverato. In tre atti, senza retorica, un racconto denso di maternità non voluta o inseguita a tutti i costi.