Corriere della Sera - Io Donna
Minestrone alla milanese classico
L’ idea décor La michetta in primo piano ha una funzione “identitaria”: siamo nella Milano della tradizione, dove gusto e austerità s’incontrano. Piatti e bicchieri essenziali, quelli delle trattorie che non ci sono (quasi) più. Le posate, design. E guardate i marmi: si ispirano alle case altoborghesi anni Trenta. Super preziosi, super severi come voleva una certa Milano. 4 patate 150 g fagioli borlotti secchi, ammollati 2 carote 1 costa di sedano 300g erbette (o spinaci) 2 zucchine 100 g piselli (surgelati) 1 porro 2 rape 200 g zucca mondata, a dadini 1 cipolla 8 pomodorini 1 osso di prosciutto 2 foglie di basilico 1 ciuffo di prezzemolo 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva sale, pepe (facoltativo)
Mondate, lavate e tagliate le verdure a dadini. Fate imbiondire la cipolla e il porro in una casseruola con l’olio, insieme all’osso di prosciutto. Unite poi le verdure, cominciando da quelle che richiedono una cottura più lunga. Lasciate insaporire qualche minuto, mescolando spesso, poi versate abbondante acqua calda e salate. Portate a ebollizione e proseguite a cuocere, a fuoco lento, per un’ora circa. Alla fine, unite il trito di prezzemolo e basilico. E, se vi piace, una grattata di pepe. Voleste attualizzare il classico con una nota speziata, rosolate porro, cipolla e osso di prosciutto con un mix di spezie pestate nel mortaio: semi di coriandolo, finocchio, cardamomo, aggiungendo, quasi a fine cottura, una scorza di lime. Oppure, servite il minestrone accompagnato da una salsa a base di panna acida, con zenzero e scorza di limone grattugiati, e i semi di un pezzetto di stecca di vaniglia. Ps. Difficile non cedere alle lusinghe del minestrone surgelato, ma questo piatto ricco di verdure fresche (tranne, ahinoi, i piselli, non ancora di stagione) merita un’opportunità.