Corriere della Sera - Io Donna
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Sole mio L’arte di diventare un’icona
Alcuni capi Momonì primavera estate 2020.
BACK TO THE ROOTS STORIE DI MODA
VISIONI D’AUTORE
Secondo la direttrice creativa Sarah Burton, ogni uscita della sfilata primavera estate 2020 di Alexander Mcqueen raccontava una sua storia, e il fil rouge dello show era il tempo che ci era voluto per realizzare ogni creazione. Il tempo della dedizione, della creatività e dei dettagli impeccabili. Lo stesso racchiuso nei modelli eyewear della maison. Qui, dai tocchi smaltati ai cerchi in nylon sulla lente per un maggiore comfort sulla pelle, nulla è lasciato al caso. INFO: ALEXANDERMCQUEEN.COM
MAESTRIE ITALIANE
Come nasce una icon bag? Secondo Silvia Venturini Fendi, perché un modello abbia successo, «bisogna dire qualcosa di nuovo; accendere la scintilla che inneschi il desiderio». E avere il coraggio di essere originali. Come quando negli anni Novanta le chiesero di creare una borsa minimalista, in linea con la tendenza del decennio, e lei “disobbedì” lanciando la “Baguette”: giocosa e camaleontica, oggi celebre icona di stile. Stessa intuizione controtendenza per “Peekaboo”: la handbag dall’eleganza essenziale. Due modelli che sono diventati tele su cui sperimentare un savoir faire tutto italiano: quello della maison, che attinge dalla maestria artigianale delle nostre regioni, anche istituendo corsi di formazione ultra qualificati. Come all’alta Scuola di Pelletteria di Bagno a Ripoli, in Toscana. Da qui escono i maestri del futuro, capaci di realizzare lavorazioni a volte protagoniste tanto quanto le borse. Come la preziosa “Interlace”: dove mani esperte tagliano la pelle a strisce e poi la intrecciano con uno speciale effetto uncinetto che mette in primo piano proprio i nodi crochet. Una tecnica unica e, chissà, forse destinata a diventare iconica. INFO: FENDI.COM