Corriere della Sera - Io Donna
I preparatori
In attesa del sole vero
«Sarebbe bene limitare l’uso di skincare alla vitamina C, esfolianti e retinolo, in quanto fotosensibilizzanti» continua Rigoni. Ottima idea invece, inserire un integratore solare. «I raggi Uvb e Uva causano come danno principale uno stress ossidativo» racconta Massimo Milani, direttore scientifico Cantabria Labs Difa Cooper e Heliocare. «La maggior parte degli integratori svolgono una funzione di prevenzione, presentando nelle composizioni ingredienti ad azione antiossidante come vitamina C, E e flavonoidi». La loro azione «si ottiene già dalla prima assunzione, ma si consiglia di iniziare due-tre settimane prima dell’esposizione».
Esiste poi una categoria di cosmetici ibridi tra suncare e skincare, i Preparatori Uv, da applicare ogni giorno per il mese precedente all’esposizione. A cosa servono? «Il corpo ha vari metodi di protezione naturale contro le radiazioni, come l’aumento dello spessore dello strato corneo, la sintesi di melanina e la riduzione dell’ossidazione delle proteine, ma tutto ciò richiede circa quattro settimane per funzionare» spiega il dottor Philippe Allouche, fondatore del brand skincare Biologique Recherche. Fresca di lancio una “metodologia solare” a tre fasi, preparazione, SPF e aftersun. «La preparazione Uv da un lato pre-stimola la melanina, dall’altro regola il proteasoma, cioè l’attività delle proteine che determinano la pigmentazione, prevenendo quindi discromie e macchie». Il tutto grazie ad attivi naturali come carotenoidi, zuccheri, alghe e piante come moringa, rosmarino. In breve, fanno da attivatori ma anche da potenti anti-age. Per chi sottovalutasse le virtù dell’attesa, anche solo sul balcone.