Corriere della Sera - Io Donna
#ilfuturochevorrei
Saremo migliori, più attente ai valori. Proteggeremo la sanità pubblica e il bene comune, cureremo l’ambiente e gli affetti. E, appena possibile, ci concederemo momenti di svago e di relax. La ricerca esclusiva di io Donna fotografa aspettative e desideri
SSiamo ripartite, finalmente, dopo due mesi di lockdown. Un periodo difficile, che ci ha permesso però di riflettere su di noi, sulle priorità, sul domani. Abbiamo messo un punto e ora guardiamo avanti. In che modo, e con quali obiettivi? io Donna ha chiesto a un campione di 2400 donne italiane, istruite (diploma o laurea) e connesse, che cosa si aspettano che succeda, cosa cambierà nella loro vita e nel mondo. Una ricerca a 360° su Il futuro che vorrei. Le risposte ci hanno confortato: siamo pronte, con tanta voglia di fare. Certo, qualche preoccupazione non manca, e un esagerato ottimismo sarebbe fuori luogo. Siamo consapevoli delle difficoltà, e pragmatiche (una qualità tipicamente femminile, no?). Ma al tempo stesso ci sentiamo fiduciose: saremo migliori, più attente ai valori. Proteggeremo la sanità pubblica e il bene comune, saremo solidali, attente all’ambiente, cureremo la famiglia e gli affetti. E, appena possibile, ci concederemo qualche momento di relax tutto per noi. In vacanza e, perché no, anche a fare shopping. Ma guardiamo ai risultati. Il 56 per cento delle nostre intervistate vive giorno per giorno: «Con l’emergenza Covid-19 il domani si è accorciato, si ragiona sul presente» commenta Carmen Leccardi, docente di Sociologia dei processi culturali all’università di Milano Bicocca. «Colpisce soprattutto il dato delle under 34: tra loro, solo il 12 per cento si proietta verso il 2021. Già prima facevano fatica a progettare, l’orizzonte si restringe». Le ragazze hanno qualche inquietudine in più: il 51 per cento si definisce abbastanza preoccupata, mentre tra le over 55 la