Corriere della Sera - Io Donna

“L’economia? Potrebbe essere un giro sulle montagne russe. Spero in una crisi a V: una repentina discesa e un’altrettant­o repentina risalita”

Francesco Daveri, macroecono­mista, direttore dell’mba (Master in Business Administra­tion) alla SDA Bocconi

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«Prevedere il futuro dopo l’emergenza Covid-19? Nessuno ha la sfera di cristallo, ma ci saranno alcune cose, positive, dalle quali non torneremo indietro. Abbiamo fatto un corso accelerato informatic­otecnologi­co. Alcuni nostri comportame­nti cambierann­o. L’idea di rimanere in ufficio fino a tardi svanirà, come le riunioni delle 18.30, fissate dai capi incuranti delle esigenze familiari. Le riunioni si possono fare da remoto. Lo smart working sarà sempre più diffuso. Ma servirà un adeguament­o delle relazioni sindacali tra azienda e lavoratori, perché non bisognerà rinunciare alle tutele. Se noi economisti avevamo previsto tutto questo? No. Abbiamo scoperto la fragilità del nostro sistema economico e sociale, ed è stato un vero choc. Nelle grandi città ci sarà un ritorno alla vita di quartiere, alle botteghe. Nelle boutique magari si entrerà con prenotazio­ne. Insomma, avremo una vita molto più ordinata e regolata dalle tecnologie, dalle app salta coda. Faremo anche un salto indietro nel tempo: potrebbero tornare di moda i vestiti su misura, confeziona­ti dai sarti o dalle sartine che verranno a casa. Non avremo assembrame­nti né concerti negli stadi, che diventeran­no più esclusivi, come l’opera. È finita la società low cost. I trasporti saranno più cari, come le merci. Un’occasione per i piccoli produttori, capaci di raggiunger­e i clienti. Se fossi un giovane aprirei una società di distribuzi­one. È importante l’intervento dell’europa, che ha fatto passi concreti, però occorreran­no i finanziame­nti per la ripresa, l’impegno politico c’è. Però gli aiuti costano, il rischio è che il debito pubblico cresca. Spero in una “crisi a V”, cioè che alla repentina discesa di questi mesi segua un’altrettant­o repentina risalita».

Testo raccolto da Anna Maria D’urso

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