Corriere della Sera - Io Donna
Previsto?
Che all’inizio dell’anno qualcosa sarebbe cambiato lo pensava già chi, fra i propri amici, annovera studiosi di astrologia. Nei loro calcoli, il tam-tam planetario parlava chiaro: da gennaio, l’incontro ai vertici del temibile Saturno con Plutone, il gran trasformatore, una modifica radicale l’avrebbe portata. Colto da un pizzico di curiosità, chi ha potuto (e voluto) indagare sulle sorti personali di questa congiunzione non ha perso tempo.della salute no grazie,meglio non sapere nulla, la scaramanzia regna sovrana, ma ditemi tutto sulla carriera e se, in amore, sarà gioia o dolore. Quesiti di chi mai pensava che la propria vita avrebbe dovuto subire una brusca frenata, adeguata alle forze maggiori di cause comuni. Insomma, bello l’oroscopo ma l’interrogativo è nato spontaneo: di quest’annus horribilis non avevate visto proprio nulla? Frugando fra i moti invisibili, traducendo il silenzio di simboli che da secoli collegano la Terra al Cielo, nessuno vi ha sussurrato un piccolo avvertimento?
Bibliografia alla mano, anche la più tenace morsa di scetticismo si allenta davanti a ciò che scrisse André Barbault, celeberrimo astrologo francese classe 1921 scomparso lo scorso ottobre, senza veder avverarsi alcune analisi riguardanti il 2020 scritte in Cicli planetari nella storia mon
Carta planetaria sul foulard in seta di Faliero Sarti.
Una delle 12 T-shirt di Redemption ispirate al calendario di Carine Roitfeld: scatti che ritraggono topmodel di diversi segni zodiacali.
«Nel mondo l’europa sembra diventare l’epicentro di una dissonanza, costretta a riformularsi, per doversi confinare nel suo spazio continentale». Precisando in un articolo del 2012 che: «Potremmo temere una nuova pandemia nel biennio ’20-’21, punto più basso dell’indice ciclico di tutto il 21° secolo. Sia la natura che la società ne verranno toccate». L’esperienza non mente: Barbault aveva già analizzato lunghe fasi di storia sociale e politica in base a precisi spostamenti planetari.
Fra le più note allieve di Lisa Morpurgo (“maestra” dell’astrologia italiana del Novecento), Lidia Fassio esplora questo mondo da oltre quarant’anni: «Guardando ai cicli dei pianeti lenti che, più di altri, influenzano la collettività, era chiaro che qualcosa stava per succedere. In campo è sceso Plutone, il suo transito indica che un ciclo è arrivato alla fine, bisogna lasciar spazio al nuovo. Spesso, è legato anche a grandi crisi finanziarie. A lui si è aggiunto Saturno, il cui passaggio come sappiamo non sempre è delicato: mette davanti a situazioni che per forza devono essere mutate. Dove si sono mossi? In Capricorno, che rappresenta la struttura dello Stato e quella dell’uomo. A questo si è sovrapposto Giove, che amplifica ciò che trova, anche nell’individuo, messo di fronte a sé stesso durante il lockdown. Ciò che accade fuori, crea un cambiamento in ogni persona: tanti valori sono messi in discussione». In questi mesi Lidia conferma che numerose sono state le richieste di consulto, sottolineando come la fortuna individuale spesso non venga “annullata” dai disagi collettivi: «Analizzando la carta annuale, quasi sempre questo momento ha portato meno sofferenza nei campi visti come più favoriti». Ad esempio, se nel lavoro i pianeti presagivano buoni auspici, il blocco imposto dalla quarantena potrebbe non aver interrotto una buona carriera.
Dall’altra parte del mondo
Cosa racconta invece chi guarda alle stelle seguendo l’antichissima astrologia vedica? «In India è una scienza, per oltre cinquemila anni non ha subito censure come è invece avvenuto in Occidente. Per un indiano, consultarla nello scegliere il nome di un bambino o per comprendere come costruire un palazzo è la normalità» spiega l’astrologo vedico Pierpaolo Marras detto “Prema”, nome della tradizione Bhakti-yoga. Il suo affascinante racconto tocca prospettive a noi sconosciute: Giove, guardiano dell’etere («Simboleggia il vuoto, che in India fa parte dei cinque elementi»), bloccato da Marte ha creato paure e distanza fra le persone, che nel vuoto non hanno più potuto muoversi. «Nei calcoli l’apice sarebbe stato a fine febbraio, con miglioramenti a partire dal 5 maggio».
Verità o coincidenza... chissà. Tra fasi lunari e malumori mercuriali, negli astri intanto gli eventi si susseguono come nelle migliori serie. Fra quelli previsti nelle prossime “puntate galattiche”, una piccola anteprima: a fine anno, Giove e Saturno si congiungeranno chiudendo un ciclo di 240 anni. L’ultima volta? Coincise con gli anni della Rivoluzione Francese e di quella industriale, che modificarono molti aspetti della società. Da spettatori un po’ meno ignari, non ci resta che attendere.