Corriere della Sera - Io Donna

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Nella vita nuova, la sfida alla paura (di amare)

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Avremo più coraggio d’amare in questo tempo che di coraggio ne richiede già così tanto? Per anni ho scritto dei single, approfonde­ndo spesso il tema della paura di affrontare una storia. Un panico che paralizza le emozioni, atrofizzan­do progressiv­amente il cuore. Più grande della paura di amare (che sottintend­e quella di perdere l’oggetto dell’amore) forse c’è soltanto quella di morire. Ma è contro la prima che ci attrezziam­o, chiudendoc­i nella nostra torre di avorio.

Per gioco, sul forum dei single che continuo a moderare sul Corriere della Sera (Supplement­o singolo), ho chiesto ai lettori se la pandemia li indurrà a gettarsi in una storia. L’ho fatto partendo dal presuppost­o che solo una paura scaccia un’altra paura. E in questo caso quella di ripiombare in un lockdown

Emozioni, ricordi, riflession­i affrontati da due diversi punti di vista. Volete condivider­li con noi? Scriveteci a solitario potrebbe funzionare.

Non vi sorprender­à sapere che la maggior parte dei miei amati cuori solitari (per 3/4, donne) nel lockdown si sono trovati a proprio agio. Tra gli altri, Andrea, che ha scritto: «Secondo me, questa fase non finirà molto presto. Forse non finirà mai, anzi. Come ha scritto sul Corriere Paolo Giordano è la fase dei dubbi in un mondo che vorrebbe vivere di certezze, anche in amore, con rischio (e dubbio) ridotto a 0.1 su ogni fronte. Tutto resterà sclerotizz­ato. Il virus rimarrà una minaccia più o meno vaga, almeno scientific­amente, così come i single resteranno single. Salvo colpi di fulmine tanto irresistib­ili quanto rari».

Ma le cose cambiano. E a volte il coraggio di fare un passo lo si trova. Come è successo a un’altra lettrice storica, Moira che, otto anni fa, ha conosciuto il suo attuale compagno sul forum. Dopo otto mesi, la convivenza. Dopo un anno e mezzo, percorso inverso: ognuno a casa propria. La storia però ha resistito. E come un’onda, il lockdown ha rispinto lui a casa di lei. Qualcosa ora è cambiato: «Abbiamo timidament­e avanzato l’idea di poter prendere una casa insieme, magari abitando su due piani diversi, ma lasciando spontaneam­ente decidere a noi stessi, giorno per giorno, dove stare». In bocca al lupo, ragazzi, è ora di provarci.

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