Corriere della Sera - Io Donna
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Una vicenda intima che prende corpo nel paesaggio, quella di Valentina che vive nella “casa cieca”, piena di pesanti muri e con poche finestre, insieme alla madre e alla nonna. La protagonista passa dall’infanzia all’adolescenza, si lascia trasformare, prende consapevolezza di una forza interiore che soggiace alla femminilità e alla natura intera. Come una contesa tra ciò che resiste e il cambiamento incessante delle cose. Tra presagi e segreti. e Rame il nichilista prendono il posto di una vera famiglia che accoglie ragazzi scappati di casa. Dalle prime canne in uno squat di periferia. E poi l’escalation dal popper alla cocaina all’eroina. Sono gli anni Novanta, una generazione sta bruciando se stessa. Francesca Tassini dice che uscirne si può.
Cose più grandi di noi
Negli anni Ottanta, durante la terribile stagione delle Brigate Rosse lo Stato promulga una legge che concede sconti di pena ai pentiti. Marghe, a soli 18 anni è fra questi. La incontriamo quando esce dal carcere, accolta dal padre con il quale andrà a vivere in un trilocale per rispettare la condanna ai domiciliari. Per ottenere la libertà ha dovuto tradire tutti, compreso il suo compagno
Pietro. Dalla finestra vede un’altra casa, quella in cui abitano sua madre, sua sorella e il piccolo Martino, strano legame con l’esterno. Margherita è ancora prigioniera. Del tempo che non ha vissuto. È mezzanotte e un cortocircuito inizia piano a diffondere le fiamme in un piccolo palazzo. Non se ne accorgono gli abitanti degli altri appartamenti, ognuno con la propria storia pronta a ripartire il giorno dopo. Discorsi interrotti e molte parole non confidate: amori trattenuti, rivelazioni rimandate, intimità che resistono. Per tutto questo tra un po’ non ci sarà più tempo. Si riflette sul senso della distanza e delle verità che urgono, negli istanti cruciali in cui la vita e la morte si toccano.