Corriere della Sera - Io Donna
Quello che le donne raccontano
re un uomo delle istituzioni che non si limiti a promuovere le Pari opportunità solo a parole. E purtroppo finora il governo Conte non ha particolarmente brillato: ricordiamo l’inserimento tardivo di alcune donne nelle varie task force create per gestire la pandemia.
E veniamo al ministro Boccia. Anche lui ha la possibilità di fare un gesto concreto per promuovere l’adeguata rappresentanza delle donne nelle istituzioni. E, a dire il vero, Boccia ha già promesso che lo farà. Lo ha promesso a un valente gruppo di associazioni femminili che gli hanno sottoposto il caso delle Regioni che non hanno ancora adeguato la propria legislazione elettorale a una legge dello Stato, la 20/2016, che impone la doppia preferenza di genere (cioè che l’elettore, dovendo esprimere due preferenze, scelga candidati di sesso diverso) o almeno il bilanciamento delle candidature (che nessuno dei sessi prevalga per oltre il 60 per cento). Tra queste Regioni, due andranno probabilmente al voto a settembre: Liguria e Puglia.
La costituzionalista Marida Dentamaro propone di imporre una penalità, una riduzione dei trasferimenti erariali, alle Regioni che non si adeguino a quella norma. Ma noi siamo sicure che il ministro Boccia saprà sollecitare, come promesso, le Regioni interessate, tra cui la sua (e la mia) Puglia. Possiamo contarci, vero ministro?