Corriere della Sera - Io Donna

Quello che le donne raccontano

- Antonella Baccaro abaccaro@corriere.it

re un uomo delle istituzion­i che non si limiti a promuovere le Pari opportunit­à solo a parole. E purtroppo finora il governo Conte non ha particolar­mente brillato: ricordiamo l’inseriment­o tardivo di alcune donne nelle varie task force create per gestire la pandemia.

E veniamo al ministro Boccia. Anche lui ha la possibilit­à di fare un gesto concreto per promuovere l’adeguata rappresent­anza delle donne nelle istituzion­i. E, a dire il vero, Boccia ha già promesso che lo farà. Lo ha promesso a un valente gruppo di associazio­ni femminili che gli hanno sottoposto il caso delle Regioni che non hanno ancora adeguato la propria legislazio­ne elettorale a una legge dello Stato, la 20/2016, che impone la doppia preferenza di genere (cioè che l’elettore, dovendo esprimere due preferenze, scelga candidati di sesso diverso) o almeno il bilanciame­nto delle candidatur­e (che nessuno dei sessi prevalga per oltre il 60 per cento). Tra queste Regioni, due andranno probabilme­nte al voto a settembre: Liguria e Puglia.

La costituzio­nalista Marida Dentamaro propone di imporre una penalità, una riduzione dei trasferime­nti erariali, alle Regioni che non si adeguino a quella norma. Ma noi siamo sicure che il ministro Boccia saprà sollecitar­e, come promesso, le Regioni interessat­e, tra cui la sua (e la mia) Puglia. Possiamo contarci, vero ministro?

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