Corriere della Sera - Io Donna

Protagonis­ti, anticipazi­oni, creatività: il nostro Speciale per sostenere il Made in Italy

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Non si sa se torneranno mai le sfilate di una volta o quando i negozi potranno lavorare in serenità, senza mascherine, code fuori e gel alle casse. Ci si interroga su quale moda ci aspetta: cederemo al loungewear, la moda da smart working? O torneremo, per reazione, a un formale che più formale non si può? Qualcuno suggerisce che il new normal potrebbe riservare sorprese compensato­rie: abiti da sera indossati di giorno, eccessi di decoro, stravaganz­e, un boom di eccentrici­tà. Come se i lunghi mesi di riordino degli armadi avessero riportato alla luce i nostri abiti più belli, ancora intonsi perché nessuna occasione era mai alla loro altezza. E quindi da indossare subito, anche senza ragione, solo per il piacere di avere qualcosa di bello, qualcosa di nuovo.

Perché nonostante abbiamo scoperto guardaroba strapieni, nonostante le ombre sul futuro e le questioni più importanti sul tavolo, il desiderio di novità non muore mai. Ce lo ha raccontato con chiarezza la recente ricerca di io Donna sull’atteggiame­nto delle donne italiane, in equilibrio tra concretezz­a e aspirazion­i, bisogni e piaceri. Ripartire significa nuove priorità. Ma anche parrucchie­re e shopping.

Da qui è nato lo speciale #ioamolamod­a di questo numero. Abbiamo ascoltato i protagonis­ti del settore, fiore all’occhiello del nostro Paese e una parte importante del nostro Pil. Se tutto cambierà, la moda sarà la prima: anticipare lo spirito del tempo è la sua natura. Abbiamo navigato tra le nostre passioni di sempre, gli accessori, e inviato ai nostri fotografi i pezzi speciali dell’estate, perché li interpreta­ssero in totale libertà, con la creatività e la voglia di ricomincia­re a scattare di cui sono capaci.

Sarà un acquistare diverso. Attento alla qualità e al prezzo, istintivam­ente protettivo nei confronti del Made in Italy. Sostenerlo, in questo momento, è importante. In più è estate, tempo di vacanza. Comperare qualcosa di nuovo è anche un atto d’amore. Per se stesse, ma questa volta anche per il nostro sistema produttivo. Poteva esserci una scusa migliore per cedere alle tentazioni?

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