Corriere della Sera - Io Donna
Creature della notte
A Porto Marghera, un mondo notturno popolato di lavoratori che affrontano il lato duro della vita. E una ragazza che riesce a cogliere le sfumature del cuore
Sì, è vero, escono tanti libri nel mondo. Forse troppi rispetto ai potenziali fruitori, specialmente nel nostro Paese di certo non ai primi posti tra i consumatori più fedeli di questi misteriosi oggetti cartacei che nonostante l’era digitale continuano a essere straordinari compagni di vita. I potenziali lettori si aggirano tra gli scaffali stracolmi delle librerie cercando il volume giusto e soprattutto di non pescare un granchio. Scegliere un libro è un po’ come scegliere un fidanzato a scadenza, un’anima gemella con cui condividere una porzione del nostro prezioso tempo, difficile per questo abbandonarlo a metà nel bel mezzo della lettura anche se ci sta deludendo. Io l’ho fatto ma è sempre uno strappo doloroso che sarebbe meglio evitare.
Certo, le classifiche aiutano a orientarsi, ma uscire dai binari consigliati ha il suo fascino specialmente quando scopriamo piccole chicche come il romanzo d’esordio di Diana Chiarin Le sirene della notte (Mondadori). L’autrice, dopo aver partecipato a due raccolte di racconti insieme ad altri autori, pubblica un romanzo sorprendente e originale anche nell’ambientazione. Siamo a Mestre, la città di Denis, senza la e finale, perché il padre quando l’ha iscritta all’anagrafe si è perso la vocale per strada. E questo già la dice lunga sulla protagonista del racconto che lavora di notte al mercato ittico di Porto Marghera.
Mentre di Venezia si sa tutto, Mestre è un luogo né carne né pesce che pochi conoscono. «Dico spesso che la amo, perché è uno di quei posti che non ti regalano radici...» dichiara Denis che, malgrado sia laureata, ha scelto di vivere di notte a contatto con questo mondo parallelo in cui le donne, sia che puliscano il pesce come lei, o siano prostitute, camioniste o transessuali, sono costrette a sviluppare una durezza e un forte senso pratico per sopravvivere in un universo maschile. Denis ha un passato di disturbi alimentari e si definisce “inamabile” ma in realtà ci fa subito innamorare, è una tosta dal cuore tenero come l’amica transessuale Anja/angel, un personaggio alla ricerca del suo posto nel mondo di cui l’autrice è in grado di cogliere le tante delicate sfumature e la straordinaria vitalità. Chiarin non ci risparmia le amarezze e le sofferenze a cui vanno incontro le sue creature della notte ma riesce a rapire i lettori grazie a una voce tagliente e disincantata e un ritmo che incalza sin dalle prime righe e che assomiglia già a quello di un film.