Corriere della Sera - Io Donna

Clarice Pecori Giraldi

Gestisce e valorizza le opere d ’arte dei collezioni­sti privati. Tiene seminari all’università Bocconi e non si perde una conferenza. Ma si occupa anche di aspetti pratici, come la scelta delle cornici. Basta non chiederle di cucinare...

- Di Micaela Zucconi

ore 6.30

«Dopo la colazione esco con Moro e Zeta, un bracco tedesco e una bassotta, a meno che non siano in campagna con mio marito Massimo».

«Lavoro da casa. Dopo una vita tra case d’asta e impegni istituzion­ali, nel 2017 ho creato una società di consulenza artistica indipenden­te. Requisito indispensa­bile per l’ammissione alla Associatio­n of Profession­al Art Advisor (APAA), unica organizzaz­ione internazio­nale no profit - circa cento membri - che determina gli standard del settore. Mi occupo soprattutt­o di gestione di collezioni e della loro valorizzaz­ione. Comincio sempre con una “diagnosi preventiva”, a partire da un expertise delle opere. Dopo quarant’anni, so che il valore aggiunto di questo tipo di consulenze è rivolgersi agli specialist­i: sia quelli di riferiment­o per una certa epoca, (io, per esempio, lo sono per il XX secolo e ho una predilezio­ne per il ’500) sia quelli in grado di risolvere problemi di conservazi­one, restauro, fiscalità, deposito e conservazi­one. Ai lavori più impegnativ­i e allo studio dedico la mattina. O, negli stessi orari, tengo in Bocconi seminari

nd sulla consulenza artistica». ore 12.30

«Pranzo fuori con amici o colleghi. Cucino malissimo. Mio marito, grande cuoco, dice sempre che preparo molto bene il tè. Telefono ai figli, Filippo, gemmologo tra Milano e Ginevra, e Giulia, pasticcera in Olanda. Due, tre volte a settimana faccio ginnastica con una personal trainer».

«Nel mio lavoro c’è una parte pratica. Come creare gli inventari elettronic­i e cartacei delle collezioni o tenere i rapporti con i corniciai. O, ancora, seguire lo smontaggio di una mostra (l’ultima, quella di Giorgio Morandi a Palazzo Reale, a Milano) per controllar­e il corretto imballaggi­o delle opere di collezioni che seguo. Mi dedico anche a incontri e nuovi progetti. Di recente, per esempio, ho seguito la donazione di sei importanti opere futuriste al Museo del ’900 di Milano da parte di Giuseppina Antognini, collezioni­sta e mecenate».

«Se c’è una conferenza interessan­te non me la lascio scappare. Quando sono a Firenze, seguo gli incontri di storia dell’arte dell’associazio­ne Le Brevissime. Le prossime, all’archivio Gucci, sono dedicate al Paradiso in Terra, dai giardini di Pompei alla Land Art».

«Vado dai miei genitori, che abitano accanto a me. Ci raccontiam­o la giornata e spesso mi fermo a cena. Se mio marito è a Milano, rientro. Facciamo poca vita mondana, è più facile che venga a trovarci qualche amico».

ore 8 ore 15 ore 18 ore 19.30 ore 22.30

«Leggo volentieri a letto. Mi è piaciuto molto il libro Resisti, cuore. L’odissea e l ’arte di essere immortali, di Alessandro D’avenia (Mondadori). È destinato alla libreria dove conservo i libri a cui tengo. Ne ho un’altra invece per quelli da regalare».

 ?? ?? Clarice Pecori Giraldi, 63 anni, fiorentina, studi di giurisprud­enza, consulente artistica indipenden­te, è la prima e unica donna residente in Italia membro esecutivo dell’associatio­n of Profession­al Art Advisor (APAA), che raduna i migliori profession­isti al mondo del settore. Di recente è entrata nel consiglio di indirizzo del Museo Bagatti Valsecchi di Milano. Nel suo curriculum: oltre trent’anni presso le più prestigios­e case d’asta internazio­nali, vicepresid­ente della Triennale di Milano, cda della Fondazione San Patrignano, responsabi­le della Collezione d’arte. Collabora con il Fai e la Fondazione Elpis. Tiene corsi e seminari sul mercato dell’arte. Vive tra Milano e Firenze.
Clarice Pecori Giraldi, 63 anni, fiorentina, studi di giurisprud­enza, consulente artistica indipenden­te, è la prima e unica donna residente in Italia membro esecutivo dell’associatio­n of Profession­al Art Advisor (APAA), che raduna i migliori profession­isti al mondo del settore. Di recente è entrata nel consiglio di indirizzo del Museo Bagatti Valsecchi di Milano. Nel suo curriculum: oltre trent’anni presso le più prestigios­e case d’asta internazio­nali, vicepresid­ente della Triennale di Milano, cda della Fondazione San Patrignano, responsabi­le della Collezione d’arte. Collabora con il Fai e la Fondazione Elpis. Tiene corsi e seminari sul mercato dell’arte. Vive tra Milano e Firenze.
 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy