Corriere della Sera - La Lettura

La vita secondo Tommaso (e Lady Oscar)

L’adolescenz­a di un ragazzo di provincia narrata da Giorgio Ghiotti

- Di CRISTINA TAGLIETTI

Tommaso e Nicole, Nicole e Tommaso. Si prendono tutto lo spazio sulla pagina i due fratelli Ciabatti, protagonis­ti del primo romanzo di Giorgio Ghiotti, lo scrittore che a 19 anni, con la raccolta di racconti Dio giocava al pallone (nottetempo, 2013) aveva fatto intuire un notevole talento narrativo. Rondini per formiche è una prova tecnica di romanzo che conferma la facilità di scrittura di Ghiotti, autore anche di una raccolta poetica, Estinzione dell’uomo bambino (Perrone, 2015) e di un volume di interviste a grandi nomi della letteratur­a femminile italiana, Le nuo- ve signore della scrittura (Perrone, 2016).

Ghiotti sa costruire ambienti e personaggi e soprattutt­o sa raccontare l’adolescenz­a prolungata di un ragazzo di provincia con tutto il suo armamentar­io di immagini e icone pop inalberato quasi a contrastar­e, con la sua leggerezza televisiva, i drammi che si consumano in casa. Il romanzo è ambientato tra la provincia laziale e Roma nei primi anni Duemila, Tommaso è l’io narrante che filtra e reinterpre­ta tutto ciò che succede.

C’è qualcosa di naturale nella scrittura di Ghiotti, le parole sembrano sgorgare spontanea- mente, in un misto di ironia e distacco. Un pregio che si rivela a volte un limite, un impediment­o ad andare in profondità, come se il gusto della battuta intelligen­te, del rimando colto, delle incursioni grottesche prendesse il sopravvent­o.

Il libro si apre nel nome Amelia Rosselli (il titolo è un verso della poetessa morta suicida) ed è la storia di due fratelli, «fedeli servitori di Italia 1» che hanno preso a prestito la fantasia dai «cartoni animati e dai libri di Geronimo Stilton, di Roald Dahl, di Gianni Rodari» costretti, in qualche modo, a diventare i genitori dei loro genitori. L’at- mosfera onirica, pulviscola­re, lo sguardo soggettivo, febbrile che passa al vaglio fatti, luoghi, persone, stemperano in una specie di avventura drammi e fatiche del quotidiano. Il padre di Nicole e Tommaso è morto, ma di fatto era già scomparso molto prima, nelle lunghe trasferte a Torino («tornava, posava la valigia in camera e si preparava per la cena»), la madre rinsecchit­a nel suo amore per il marito assente e depressa diventa una bambina da accudire mentre la nonna muore soffocata dalle perle di una collana. La narrazione è frammentat­a, parla di desideri e di storie fantastich­e.

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