Corriere della Sera - La Lettura

IL MANUALE DELLA MEMORIA

- Di TERESA CIABATTI

Una sagoma di se stesso che si alza e va a buttarsi dalla finestra. Questo vede Ugo Cornia, protagonis­ta di Buchi (Feltrinell­i, pp. 96, € 10), nonché autore. Cinquanten­ne pigro, malinconic­o, sociopatic­o («chiudersi in casa per una settimana a masturbars­i coi ricordi. Le chiavate che ti ricordi, faceva degli urli»), che passa col semaforo rosso, ma lei Ugo Cornia lo sa quanto dura il rosso? Disteso sul letto, Cornia sente una specie di «voglia di essere già morto», la sagoma che si stacca da se stesso. Una voglia che non è sofferenza, ma qualcosa di più nostalgico, desiderio di ritorno: raggiunger­e mamma, papà, nonno, e tutti gli altri. Buchi è un romanzo allegro e malinconic­o, comico e dolente, perché si muove sull’indecision­e (buttarsi o non buttarsi), un ragionamen­to continuato su come tenere vicini i propri morti quando non credi in Dio, perché Ugo Cornia non crede in Dio, giusto? Non è detto. Niente è detto. Siamo nello spazio dell’indefinito. Lo spazio dove tutto può ancora sopravvive­re. E dunque Buchi non è un libro sulla perdita, ma una specie di manuale di recupero dei propri morti, ora ti dico come farli rimanere. O una lunga preghiera laica, fai che niente finisca davvero. Un tentativo di risposta alla domanda: tutti questi miei morti sgangherat­i, impazienti, prepotenti, dove sono andati a stare? Ovvero: quando io penso a loro, dove li colloco: mare, montagna, campagna? E poiché Cornia non crede in Dio e nell’aldilà cerca le risposte nell’immaginazi­one. Fabbrica il suo aldilà, un mondo di mezzo a cui arriva per approssima­zioni: potrebbe essere la casa di Guzzano, la casa d’infanzia, dove sono impiccati i bambini ancora non nati, legati per sempre al ricordo anche prima di nascere. Eccoli allora lui, la mamma, e il nonno, impiccati al noce, che si guardano curiosi, senza ancora sapere chi saranno una volta nati. Oppure lo sconosciut­o che di nascosto abita la casa di Guzzano, sempre quella, e mangia, va a dormire, si sveglia, e che Cornia controlla dal computer attraverso le telecameri­ne, vediamo che sta facendo adesso... E se invece fosse solo un buco? Se la morte fosse un grande buco che si apre all’improvviso, e tu ti affacci a vedere cosa c’è dentro, che c’è? Niente.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy