Corriere della Sera - La Lettura
Gli ornamenti del dinosauro Judith per la vita sociale nel Giurassico
La scena si svolge 76 milioni di anni fa in Nord America. Un ceratopside, uno di quei massicci dinosauri erbivori simili ai triceratopi che non mancano mai nelle collezioni per bambini, si aggira per la pianura zoppicando. Ha un’infezione ossea alla zampa anteriore sinistra e la sua mandria è lontana. Solo e vulnerabile, finisce ben presto vittima dei voraci carnivori nei paraggi. Non prima, però, di aver tentato un’estrema difesa con i suoi corni e con l’enorme collare osseo che portava sopra il muso.
Questo evento di predazione è descritto sulla rivista «Plos One», che in maggio ha annunciato la scoperta di una nuova specie di dinosauro ( Spiclypeus shipporum il suo nome tecnico) dissotterrata per caso dieci anni fa da un cercatore dilettante di fossili nella Judith River Formation in Montana. Secondo il paleontologo Jordan Mallon, che ha coordinato le analisi scientifiche sui resti fossili del dinosauro al Canadian Museum of Nature di Ottawa, al momento della morte la creatura, con poca fantasia ribattezzata Judith, aveva dieci anni e una testa davvero sorprendente: un grosso becco ricurvo, un corno sopra il naso, due altri corni più lunghi che da sopra gli occhi sporgono lateralmente dal cranio, un enorme scudo triangolare che sale per due metri verso l’alto, ornato da spuntoni che ai lati si protendono verso l’esterno, mentre in alto sono ripiegati all’interno.
Questa pesante struttura serviva per proteggersi, ma le forme elaborate e diverse ne rivelano anche una funzione ornamentale: forse la adoperavano nei combattimenti rituali, oppure le femmine sceglievano il maschio con il collare più