Corriere della Sera - La Lettura
Svolta Amish, l’altra modernità
Ne è passato di tempo dalle persecuzioni in Europa (XVIII secolo), e anche dalla sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti che ammise la loro eccezione didattica (1972). Oggi sono una comunità in crescita clamorosa (seimila membri a inizio Novecento,
Cinque dollari. A una multa di cinque dollari fu condannato Jonas Yoder nel 1971 dal tribunale di Green County, Wisconsin. La legge dello Stato prevedeva l’obbligo scolastico fino a 16 anni. Il signor Yoder, fedele alla regola degli Amish, aveva vietato ai due figli di proseguire gli studi dopo le elementari. La denuncia dei funzionari scolastici del Wisconsin era giunta implacabile. La condanna, confermata dal tribunale distrettuale, non convinse però i giudici supremi del Wisconsin. Nel 1972 si pronunciò la Corte suprema degli Stati Uniti. Gli Amish difesero a Washington una visione del mondo, uno stile di vita, una storia.
La loro religione deriva dai radicali cristiani che nella Svizzera del Cinquecento si ribellarono alla Chiesa dominante e allo Stato confessionale, ovvero dagli anabatti- sti che rifiutarono il battesimo dei bambini e in nome del ritorno alle origini si diedero una rigorosa disciplina liturgica e comunitaria. La separazione dal mondo fu elaborata in teoria e s’impose in pratica per sopravvivere alle persecuzioni. Quando nel corso del Seicento si allentò la morsa dei nemici, gli anabattisti si divisero. Alcuni si riconciliarono col mondo e ridussero l’isolamento. Altri consolidarono la scelta. Tra questi ultimi spiccarono i seguaci di Jacob Ammann, nato in Svizzera ed emigrato in Alsazia. La Chiesa di Ammann, che gli anabattisti rivali definirono «ammanista», «Ammann-ish», divenne la Chiesa Amish. La tolleranza alsaziana durò pochi anni. Davanti all’editto di espulsione, come tanti nella valle del Reno nel Settecento, anche gli Amish emigrarono negli Stati Uniti.
La comunità si estinse in Europa e creb- be nel Nuovo Continente, dove la libertà americana protesse la vita degli Amish, e lo sviluppo industriale, individualista e consumista, rafforzò la teologia e la pratica del loro isolamento dal mondo. Si definirono progressivamente i tratti tipici: la lingua è un dialetto tedesco, le comunità vivono in aree rurali, si edificano piccole chiese, i servizi religiosi si tengono per lo più in casa, i ministri sono laici, la Chiesa regola l’abbigliamento, la legge dell’Ordnung è severa con i peccatori, l’uso della tecnologia è limitato, ci si sposta in calesse, non si presta servizio militare. E si smette di studiare dopo le elementari. Appunto.
Nel 1972 gli Amish spiegarono alla Corte suprema il rifiuto d’una scuola ispirata a valori mondani, il diverso modello di un’istruzione non competitiva e non individualistica, scettica del successo intellet- tuale e scientifico, limitata alle nozioni essenziali e fondata sull’«imparare facendo». Per i loro nemici di allora, gli Amish incarnavano un cristianesimo ultra-conservatore, misogino e familista, nonché un’America agricola refrattaria alla modernità e renitente allo sforzo governativo di forgiare nuove generazioni eccellenti nel mercato, nella scienza e nella tecnica. Per la sinistra liberal e per una Corte suprema che l’anno dopo avrebbe depenalizzato l’aborto fu difficile prender posizione. I nfi ne, l a decisi one f u in f avore degli Amish. Prevalsero il diritto a seguire genuinamente la propria fede e il valore della diversità religiosa americana. Contò poi la storia degli Amish, solide comunità, gran lavoratori, innocui per l’ordine pubblico, fedeli alla nazione. E contò anche il numero esiguo dei membri, in ragione del quale parve più sostenibile l’eccezione. Il signor