Corriere della Sera - La Lettura
La scuola è proprio uno spettacolo
Un’introduzione all’opera lirica, una storia del rock (e del pop, del punk...) e ora il bando per ragazzi tra 7 e 16 anni per mettere in scena un musical. Lezioni di ballo, recitazione, canto e inglese
Lezioni di rock, prove di musical, laboratori di canto d’opera... La scuola italiana somiglia sempre più alla Hollywood Arts della sitcom per teenager Victorius, o, per usare un riferimento a misura di genitori, alla New York School of the Performing Arts di Saranno famosi. Insomma dalle elementari alle superiori il modello che piace è quello dell’accademia artistica. Una scuola dove accanto alle classiche materie — italiano, matematica, storia, geografia — si studiano e si praticano le arti performative come ballo, recitazione e canto, in italiano e in lingua inglese.
La novità del prossimo anno scolastico è, in questo senso, Matilda the Musical Italian Academy, progetto didattico costruito attorno al racconto Matilda di Roald Dahl, che coinvolge bambini e ragazzi di una fascia d’età che va dai 7 ai 16 anni. Ad aderire all’iniziativa non sono i singoli studenti ma, appunto, le scuole, primarie o secondarie, che abbiano nella loro offerta corsi extra curricolari di danza, musica o recitazione, e le scuole di formazione dello spettacolo. L’obiettivo è la messa in scena del pluripremiato musical londinese Matilda, con musiche di Tim Minchin, di cui per la prima volta la Royal Shakespeare Company concede i diritti fuori dall’Inghilterra.
Con il coordinamento di Todomodo e di Bags Entertainment e con la supervisione del direttore artistico Pietro Contorno e di esperti delle diverse discipline, le Matilda Academies, ovvero le scuole che partecipano all’iniziativa, lavoreranno tra ottobre e maggio alla messa in scena su libretto, musiche, testi e arrangiamenti ufficiali, dedicando al progetto un minimo di 140 ore (divise in 40 di recitazione, 40 di danza, 40 di canto, 20 di lingua inglese).
Matilda è una bambina con la passione per i libri e una serie di doti (può spostare gli oggetti a distanza) che la rendono diversa. Spiega Contorno: « Matilda parla di fantasia, di sogni, della paura del diverso, del confronto con il mondo adulto, di assurde famiglie tradizionali e amorevoli famiglie “di fatto”». La school version del musical ha una durata di 20 minuti: ogni scuola produrrà uno showcase; il «best of», un po’ in stile talent show, andrà in scena nella primavera 2017 nell’ambito del Ravenna Festival. culturale e di avvicinamento alla musica, la cosa migliore è pensare al film School of Rock. Nei panni di Jack Black c’è il formatore ed esperto di musica Gabriele Medeot, che da anni lavora con i ragazzi e che ora porta nelle classi il suo corso teorico e pratico di storia del rock (ma pure del pop, punk, rap...). L’iniziativa è partita da Gorizia, poi anche grazie agli studenti si è sparsa la voce e le richieste si sono moltiplicate; in primavera Medeot ha tenuto lezione anche nello storico liceo musicale «Cavour» di Torino.
Pensate per ragazzi delle terze medie e delle superiori, le lezioni ripercorrono la musica di tre decenni: gli anni Settanta, Ottanta e Novanta. «Sto pensando di arrivare fino agli anni Duemila — spiega Medeot —. Alterno racconti e video con le canzoni, mostro vecchi dischi in vinile; parlo di musica ma anche di fatti di cronaca e storia, e dei cambiamenti sociali». Aggiunge: «Nel prossimo anno sono venti le scuole di Friuli-Venezia Giulia e Veneto che hanno inserito RockHistory nel Piano dell’offerta formativa. Oltre a sessanta conferenze gia fissate in istituti di Piemonte, Lombardia e Molise». E con l’anno scolastico arriva anche il «libro di testo» di Medeot (per Tsunami Edizioni).
Si chiama «Opera domani...» l’iniziativa per avvicinare giovani e giovanissimi al melodramma. Il format fa parte di Opera Education: prevede un percorso didattico che coinvolge insegnanti e studenti sui temi generali dell’opera e una formazione specifica che permette ai partecipanti di avere un ruolo nello spettacolo cantando arie e intervenendo dalla platea.
L’iniziativa per la produzione di opere liriche introdotte e affiancate da progetti didattici, giunto alla ventunesima edizione, ha ricevuto il Premio Fedora Rolf Liebermann (2015) e la Medaglia del Presidente della Repubblica (2014). Nel 2015-16 ha coinvolto 130 mila studenti; la sfida per il nuovo anno scolastico, su misura per spettatori-partecipanti di 6-15 anni, è Il barbiere di Siviglia ossia un vulcano è la mia mente, a partire dall’opera di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini. Il regista Danilo Rubeca anticipa la sua intenzione di «entrare nella mente di Figaro» per raccontare «una realtà ricca di oggetti, il cui senso verrà svelato via via dal protagonista. Che si tratti di orologi, attrezzi da barbiere, rotoli di pergamena, strumenti musicali».