Corriere della Sera - La Lettura
LA FEDE JEDI È MENO RELIGIOSA DI QUELLA UFFICIALE?
Èpassato un mese dalla decisione del governo britannico che ha negato all’Ordine dei cavalieri jedi lo statuto di religione. Il jedismo si ispira alla saga di Guerre stellari. Quando nel 2001, per la prima volta nella storia, il censimento chiese agli inglesi a quale religione appartenessero, molti protestarono contro l’introduzione della domanda dichiarandosi cavalieri jedi. Furono 400 mila. Dieci anni dopo, il numero scese a meno della metà, comunque corrispondente alla settima religione del Paese. In varie forme i cavalieri jedi hanno cercato di farsi riconoscere dallo Stato come una confessione religiosa. I benefici fiscali accordati dalla Charity Commission agli enti religiosi sono il riconoscimento più ambito, quello appunto negato il mese scorso. I commenti, da allora, si sono divisi tra la soddisfazione dei più, grati all’agenzia britannica per aver difeso le vere religioni, e il biasimo di pochi simpatizzanti dei cavalieri jedi. L’importanza della decisione è però più nel metodo che nel merito, ovvero nelle ragioni in nome delle quali i commissari di Londra hanno distinto i jedi dai veri credenti. Sono 4 gli ingredienti di una vera religione che mancherebbero. Anzitutto, la cogenza, coerenza e serietà; poi un carattere spirituale e non secolare; terzo, l’orientamento al miglioramento morale; e quarto il contributo della religione in questione al bene della società. Giacché sono serviti da fondamento a una decisione condivisa quasi da tutti, e soprattutto dalla stragrande maggioranza delle fedi, i 4 criteri non sono stati contestati. Essi, tuttavia, dipingono un modello di religione di cui i credenti per primi dovrebbero avere paura. La fede standard assunta come riferimento dal governo britannico è infatti obbligante, precettiva, moralista e ideologicamente compatta, non è presente nel secolo e, quando lo è, deve perseguire il bene della società quale definito dal governo. Meglio in compagnia dei jedi, farebbero bene a pensare i credenti, che costretti nella camicia di forza della religione di Sua Maestà.