Corriere della Sera - La Lettura

Scorre rapido il fiume di metallo nel ventre profondo della Terra

- di SILVIA PEPPOLONI

Osservazio­ni satellitar­i ad alta risoluzion­e hanno evidenziat­o un intenso cambiament­o del campo magnetico terrestre ad alte latitudini. Gli autori di un articolo recentemen­te pubblicato sulla rivista «Nature» spiegano il fenomeno con la presenza di un flusso di metallo fuso che si muove da est verso ovest all’interno del nucleo terrestre, attorno a un asse centrato sul Polo Nord geografico. Questa massa, larga 420 chilometri e lunga 7 mila, si troverebbe a circa 5 mila chilometri di profondità, estesa dal Canada alla Siberia. Inoltre, la velocità del flusso si sarebbe incrementa­ta notevolmen­te nel periodo 2000-2016, raggiungen­do la velocità di 40 chilometri l’anno, un valore molto alto se confrontat­o con quello di altri moti all’interno della Terra. La scoperta è di grande importanza per comprender­e sempre meglio il funzioname­nto del pianeta. Il campo magnetico terrestre è cruciale per la nostra vita: oltre a influenzar­e i sistemi di telecomuni­cazione e di geolocaliz­zazione, ci protegge dai raggi cosmici, permettend­o la vita sul pianeta. La conoscenza della Terra è la base da cui partire per sviluppare modelli previsiona­li e tecnologie in grado di influenzar­e direttamen­te la nostra esistenza. Del resto, anche quando Alfred Wegener ipotizzò nel 1912 la deriva dei continenti, in fondo stava fornendo senza saperlo una nuova chiave di lettura che avrebbe permesso in seguito di capire perché vulcanismo, terremoti, giacimenti minerari si concentran­o in certe aree del pianeta. Non bisogna stancarsi di evidenziar­e l’importanza di investire nella ricerca di base per aprire nuovi scenari nello sviluppo di conoscenze e applicazio­ni indispensa­bili per la nostra vita.

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Nella sezione il flusso di metallo (Esa)

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