Corriere della Sera - La Lettura
IL PASTORE NEW AGE
La coerenza di Paolo Fresu, jazzista e attivissimo operatore culturale, è evidente anche quando realizza un libro. Fresu scrive come suona la sua tromba: in modo diretto, lineare, allargando con metodo e pazienza le cellule narrative da cui è partito, si tratti di melodie o di concetti. La musica siamo noi (Il Saggiatore, pp 128, € 15) fa seguito ad altre testimonianze del musicista, come Musica dentro e In Sardegna, per costruire un percorso interiore che deve moltissimo al rapporto intimo con la realtà in cui è cresciuto, la Sardegna del Logudoro più estraneo al mare dei turisti, selvatico e ostinato (come lui stesso sottolinea, ricordando che quello fu il titolo del suo primo disco, anche perché il termine ha altre connotazioni musicali); quel territorio attorno al suo paese natale, Berchidda, in cui ha fortemente voluto creare il festival «Time In Jazz», che negli anni è divenuto un punto di riferimento obbligato per jazzisti — e non solo — d’ogni parte del mondo.
La musica siamo noi racconta con un movimento concentrico, dal piccolo al grande e di nuovo al piccolo, la rete di relazioni che lega l’individuo alla comunità, le azioni quotidiane a ciò che chiamiamo arte, le necessità di un musicista agli spazi nei quali fa vibrare il proprio strumento e al pubblico che quegli spazi abita; tanto che alla fine non si può non immaginare il suo autore come un musicista-pastore, un riuscito ibrido fra postmoderno e premoderno. Ciò che in fondo è stato (nel momento in cui è nato, ma forse riesce spesso a esserlo ancora oggi) proprio quel jazz di cui Fresu è un protagonista.
Anche se qua e là affiora, non solo nel suo modo di scrivere ma anche in quello di suonare, il sospetto di un’assonanza con la New Age; quel desiderio di semplicità e di purezza, quel richiamo all’infanzia (il figlioletto Andrea, la cui presenza apre e chiude il libro, nel quale però cogliamo anche l’immagine del piccolo Paolo), quel morbido procedere dei concetti lasciano il desiderio, da parte del lettore, di sprofondare in una maggiore complessità, della quale sappiamo come Fresu sia ben capace.