Corriere della Sera - La Lettura
Verne è global nel giro del mondo con gli alieni
Un ipertesto ante litteram: un po’ matrioska, un po’ enciclopedia. Rivive in forma di story game interattivo, Il giro del mondo in 80 giorni di Jules Verne, virato alla fabula dalla compagnia fiorentina Sotterraneo. Ed ecco che le avventure dell’eccentrico gentleman londinese Phileas Fogg, pronto ad accettare la sfida per una scommessa, si materializzano sulla mappa dell’orbe terracqueo. Dal planisfero di 3 metri per 2 si dipana la storia, un percorso a ostacoli tra quiz e test di gruppo, che coinvolge il pubblico dei ragazzi nell’esperienza portata in scena dagli attori Sara Bonaventura e Claudio Cirri. Accompagnati dal dj Mattia Tuliozi in veste di mago della console che, oltre a dispensare premi e punizioni, con i suoi campionamenti crea una sorta di circumnavigazione sonora (qui sopra una scena nella fotografia di Ilaria Costanzo).
Il format in versione kids sarà presentato il 21 giugno al Pistoia Teatro Festival con un allestimento site specific negli spazi della settecentesca Villa di Scornio. E alla rappresentazione, che somiglia piuttosto a un gioco da tavolo in 3D, parteciperanno anche allievi e insegnanti della scuola di musica «T. Mabellini» assieme al coro «Voci Danzanti». La stesura originale pensata per il palcoscenico si trasformerà in spettacolo itinerante tra il giardino, il laghetto e gli interni dell’edificio neoclassico.
Se l’adattamento teatrale segue il taglio sperimentale di Sotterraneo (i componenti, che fanno parte del progetto Fies Factory, sono tutti under 35) rimane tuttavia fedele all’opera dello scrittore francese. «Le descrizioni di Paesi lontani — spiega a “la Lettura” il regista Daniele Villa — partono da quelle del libro per essere attualizzate». Si passa, così, dal panda gigante simbolo della Cina alla sparatoria con gli indiani, fino agli alieni. Perché avete scelto un autore come Verne? «Perché è un ottimo esempio della letteratura di genere nella quale si intravedono sfumature anticipatrici del gothic horror, del romanzo di avventura e del fantasy». Antesignano, in un certo senso, anche della globalizzazione: «Con la differenza che oggi, per fare il giro del mondo, bastano cinque giorni ma lui aveva già intuito che la tecnologia avrebbe rimpicciolito i confini del pianeta».
Per il pubblico dei più giovani I Sacchi di Sabbia propongono, invece, I 4 moschettieri in America, radiodramma animato in omaggio a Nizza e Morbelli (Angelo e Riccardo, i giovani autori della radiorivista andata in onda dal 1934 al 1938). Gli eroi di Dumas si ritrovano negli Stati Uniti degli anni Trenta alle prese con gangster, pupe e sparatorie. Risultato: un pastiche nel quale si fondono citazioni dal cinema di Billy Wilder, dai testi di Verne e le moderne graphic novel.