Corriere della Sera - La Lettura

L’appuntamen­to

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Il giudizio finale di Giambattis­ta Tiepolo (qui a destra), capolavoro della collezione di Intesa Sanpaolo custodito alle Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari, sede museale della banca a Vicenza, è esposto fino al 16 luglio all’Hermitage di San Pietroburg­o. Il prestito, nell’ambito della rassegna L’ospite illustre, rientra in una strategia di valorizzaz­ione della collezione artistica di Intesa Sanpaolo che ha visto di recente un importante scambio con il Metropolit­an di New York, a cui le Gallerie d’Italia di Napoli hanno prestato Il Martirio di Sant’Orsola di Caravaggio, ricevendo da New York dello stesso artista I Musici, esposto fino al 23 luglio a Palazzo Zevallos Stigliano, sede delle Gallerie d’Italia nella città partenopea. «Il prestito — afferma Michele Coppola, responsabi­le delle attività culturali di Intesa Sanpaolo — è un ulteriore momento di accreditam­ento delle Gallerie d’Italia con i più noti musei internazio­nali. È motivo di orgoglio condivider­e progetti che portino l’arte italiana all’estero, contribuen­do a diffondere la conoscenza dei nostri grandi maestri» L’opera

Realizzato tra il 1730 e il 1735, Il giudizio finale di Giambattis­ta Tiepolo (1696-1770) è un olio su tela di 147,5x198 centimetri. Il dipinto è il modello preparator­io per la decorazion­e del soffitto di un edificio ecclesiast­ico che non fu mai eseguita o forse andò distrutta. La composizio­ne fu ripresa nel 1747 dal pittore luinese Livio Retti per uno degli affreschi della cappella del castello di Ludwigsbur­g, in Germania. Al centro della scena c’è Cristo benedicent­e, mentre intorno si dispongono gruppi di angeli: alcuni sorreggono la croce e il libro delle Scritture; altri mostrano i simboli della Passione; altri suonano le trombe del giudizio. In basso a destra i dannati sono ricacciati da demoni tra le fiamme dell’Inferno, mentre a sinistra i giusti vengono sollevati verso il Paradiso

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