Corriere della Sera - La Lettura
La laurea? Un rene? Tante sfumature di ( mercato) nero
Niente di nuovo, nella sostanza: c’è l’illegale e c’è il tollerato. Cambiano la varietà di merci e la vastità della rete
Tariffario Un kalashnikov costa grosso modo quanto una cornea. E le transazioni si fanno in criptomonete come bitcoin
Un rene può costare 150 mila dollari e a chi lo vende, in Cina, ne danno appena 15 mila. Dieci volte meno. Benvenuti nel lato oscuro, benvenuti in quella terra di mezzo dove regole, etica, controlli, non riescono a fermare una cosa che è difficile persino da pensare: comprare un organo clandestino. La vita di un uomo o di una donna ridotta a un pezzo di contrabbando, come una stecca di sigarette. Benvenuti nel lato oscuro di un tariffario dove si può comprare un Ak47 (un kalashnikov) o una cornea (cinquemila euro), dove gli abiti contraffatti o le banconote da 500 euro false sono talmente diffusi da far decidere alla Banca centrale europea di Francoforte di non stamparne più. Il lato oscuro che circola tranquillamente nell’economia di tutti i giorni.
Si parla delle cripto-monete, l’uso che si fa dei bitcoin per realizzare transazioni altrimenti impossibili e senza lasciare tracce sul circuito dei pagamenti tradizionali, legali. Perché un rene non si può comprare. Guardando le statistiche di Havocscope vengono in mente i motoscafi blu, quelli che si spingevano fino a raggiungere il litorale di Napoli, in modo persino sfacciato, per scaricare sigarette di contrabbando. Il contrabbando, appunto. La forma di scambio che aveva (e ha) come scopo, tra gli altri, quello di aggirare il monopolio degli Stati sul tabacco. Oggi in tutto il mondo il mercato dei tabacchi vale 50 miliardi di dollari. Ma leggendo le statistiche, viene quasi un senso di stupore per la quantità di cose che nel mondo buio della non-economia (perché
oikonomia in greco significa regole della famiglia) si comprano e si vendono. E qui di regole non ce ne sono. A un certo punto l’allora ministro delle Finanze, il socialista Rino Formica, pensò addirittura di assumerli, i contrabbandieri. Un modo per disinnescare quel traffico, la legge che vince. Come accade da un po’ di tempo per gli hacker, i pirati informatici.
Un Ak47, un immigrato, una laurea. Tutto nel tariffario ha un prezzo. Ma dove c’è un prezzo, c’è una domanda e un’offerta. Illegali entrambe, come la persona che chiede quel rene per un suo amico o per un figlio a cui vuole salvare la vita o per sé. Quello è il prez-