Corriere della Sera - La Lettura
Ritratto di un poeta (e di un’amicizia)
Un poeta che perpetuava nel Novecento le atmosfere visionarie alla William Blake; un artista che ritrasse le più grandi personalità inglesi, tra le quali la giovane Elisabetta II. Dall’incontro tra Dylan Thomas (1914-1953) e Augustus John (1878-1961) nacque uno dei ritratti più belli e realistici che la National Portrait Gallery di Londra ha recentemente acquisito (nella foto), come ha fatto sapere l’istituzione in agosto. L’aggiunta alla collezione è stata resa possibile grazie anche a National Heritage Memorial Fund, Art Fund e The Thompson Family Foundation che hanno versato rispettivamente 94.800, 70 mila e 49.950 sterline, contribuendo alla spesa totale di 214.750 sterline. Fu all’inizio degli anni Trenta che in Charlotte Street a Londra, sui tavoli della Fitzroy Tavern, nacque una profonda amicizia che produsse anche due suggestivi ritratti, in particolare quello appena acquisito realizzato quando il poeta era appena ventitreenne. Nell’ambito del progetto Coming Home, che prevede il ritorno di una cinquantina di opere della National Portrait Gallery «in luoghi a loro legati», l’anno prossimo il ritratto andrà in prestito a Swansea per essere riunito con quello della moglie Caitlin MacNamara (opera sempre di Augustus John) oggi alla Glynn Vivian Art Gallery. Ad annunciarlo, Nicholas Cullinan, direttore della National Portrait Gallery, e Jenni Spencer-Davies, curatrice della Glynn Vivian Art Gallery, lieta di accogliere un dipinto che ritrae un giovane Dylan Thomas ed eterna il suo volto di ragazzo perché, come recita il suo componimento più famoso, « death shall
have no dominion », la morte non avrà più dominio.