Bibliografia

Sui problemi delle relazioni internazionali Angelo Panebianco ha pubblicato quest’anno il libro Persone e mondi (il Mulino, pagine 640, € 38). Il famoso saggio di Paul Kennedy Ascesa e declino delle grandi potenze

uscì in Italia da Garzanti, nel 1989, tradotto da Andrea Cellino e presentato da Gian Giacomo Migone. Oltre a Fine del secolo americano?

(introduzione di Angelo Panebianco, traduzione di Licia Claudia Papavero, il Mulino, 2016) in Italia sono usciti due libri di Joseph Nye: Soft Power (traduzione di Stefano Suigo, Einaudi, 2005) e Leadership e potere (traduzione di Adele Oliveri, Laterza, 2009). Altre opere su questi temi: Hans Morgenthau, Politica fra le nazioni (a cura di Luigi Bonanate, traduzione di Patrizia Poggi, il Mulino, 1997); Raymond Aron, Pace e guerra fra le nazioni

(traduzione di Fulvia Airoldi Namer, Edizioni di Comunità, 1970); Robert Gilpin, Guerra e mutamento nella politica

internazionale (traduzione di Lucia Perrone Capano, il Mulino, 1989); John Ikenberry, Dopo la vittoria (traduzione di Stefano Galli, Vita e Pensiero, 2003); Marco Clementi, Primo fra pari (il Mulino, 2011). Tra gli studi non tradotti in Italia si segnalano Long Cycles in World Politics («I cicli di lunga durata nella politica mondiale») di George Modelsky (MacMillan, 1987) e The Rise and Fall of World Orders («L’ascesa e la caduta degli ordini mondiali») di Torbjorn Knutsen (Manchester University Press, 1999). Per quanto riguarda il ruolo degli Stati Uniti sullo scenario internazionale: Charles Kupchan, La fine dell’era americana (traduzione di Andrea Locatelli, Vita e Pensiero, 2003); John Ikenberry, Leviatano liberale (prefazione di Vittorio Emanuele Parsi, traduzione di Antonio Zotti, Utet, 2013); Walter Russell Mead, Il serpente e la colomba

(traduzione di Elisabetta Humouda e Andrea Marti, Garzanti, 2002); Henry Kissinger, Ordine mondiale (traduzione di Tullio Cannillo, Mondadori, 2015)