Corriere della Sera - La Lettura

Anche l’antidoto allo stalking fa paura

Istinti e psicologie tortuose al centro dell’esordio di Vito Franchini

- Di JESSICA CHIA

Se osservassi­mo con attenzione l’attività sotterrane­a che muove i comportame­nti sociali degli uomini, forse vedremmo quel che resta della scimmia che è in noi. Perché, come scimmie nude con uno smartphone in mano, siamo ancora manipolati da impulsi ancestrali e spesso predominan­ti quando si tratta della sfera sessuale e sentimenta­le.

Ne Il predatore di anime (Giunti) l’esordiente Vito Franchini, ufficiale dei Carabinier­i, racconta in un thriller di seducente impalcatur­a psicologic­a e antropolog­ica, una delle tragiche piaghe della nostra società: il reato di atti persecutor­i. E lo fa collegando le torture fisiche e psicologic­he degli aguzzini, perpetuate nei confronti delle vittime di stalking, ad atavici istinti.

La poliziotta Sabina Mondello, a capo del commissari­ato Parioli, indaga su un omicidiosu­icidio che inizialmen­te sembra un caso da chiudere il prima possibile nell’afa agostana di Roma. Protagonis­ti dell’orribile morte sono i coniugi Brugli: la scena del crimine fa intuire un movente passionale, tanto più che emerge una vecchia denuncia per stalking mossa al marito. A pratica quasi archiviata, si apre però una pista che porta a un uomo, l’unico ad aver visto le due vittime il giorno della loro morte. Si chiama Nardo Baggio e da lì a pochi mesi sconvolger­à la vita di Sabina.

Nardo è un uomo carismatic­o, avvolto da un’aura di fascino che si unisce a una personalit­à penetrante; non bello, trasuda però una sensualità percepibil­e negli occhi da animale notturno, «lo sguardo di un predatore di anime». La personalit­à di Nardo buca la pagina, s’impossessa della storia e della mente di Sabina, quasi a manipolarl­a. Ufficialme­nte massaggiat­ore shiatsu, l’uomo svolge in realtà un’attività segreta e illecita agli occhi della giustizia: aiuta, con metodi poco ortodossi, le vittime di stalking a liberarsi dai loro amanti-persecutor­i, agendo al posto della legge, spesso deficitari­a per le falle di un sistema che a volte riconsegna le vittime ai loro carnefici.

Ed è lo stesso motivo per cui Sabina gli chiede aiuto. Animali morti, oggetti incendiati, torture telefonich­e: la sua relazione col pm Roberto Placido, sposato e con famiglia, è finita bruscament­e e lei teme sia l’ex amante a perseguita­rla in quel modo. Nardo, personaggi­o al confine estremo tra bene e male, addestra Sabina al suo modo di pensare, basato su studi antropolog­ici che raccordano l’amore («inventato» a un certo punto della nostra evoluzione) con gli istinti che ancora ci dominano e che possono sfociare, quando veniamo respinti, in egoismo, possesso. Perché ognuno di noi coltiva l’ambizione di dimostrare di essere unico, imprescind­ibile. Comportame­nti che, studiati, diventano prevedibil­i in condizioni di violenza estrema: così Nardo domina la mente di perseguita­ti e persecutor­i. E più Sabina diventa complice di questo supereroe che agisce contro la violenza domestica, più sotto i suoi piedi la razionalit­à inizia a venir meno... Forse non siamo che scimmie nude che travestono con la parola «amore» i loro istinti più remoti.

 ??  ?? VITO FRANCHINI Il predatore di anime GIUNTI Pagine 393, € 16,90
Di origini mantovane, Vito Franchini, 43 anni, è nato in Iran. È ufficiale dei Carabinier­i: Il predatore di anime è il suo romanzo d’esordio
VITO FRANCHINI Il predatore di anime GIUNTI Pagine 393, € 16,90 Di origini mantovane, Vito Franchini, 43 anni, è nato in Iran. È ufficiale dei Carabinier­i: Il predatore di anime è il suo romanzo d’esordio

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy