Corriere della Sera - La Lettura
La scrittrice
Narratrice e sceneggiatrice, Teresa Ciabatti è tornata da poco in libreria con il romanzo Sembrava bellezza, Mondadori, candidato da Sandro Veronesi allo Strega con la seguente motivazione: «È una lezione di letteratura narrativa, per tutti quelli che non hanno smesso di esercitarsi nel fallimentare tentativo di separare, nei romanzi, verità e finzione. È un racconto talmente colmo di menzogne che rasenta l’intima confessione».
ripagato del torto subito, rappresentando insieme la conferma che quella fosse la strada giusta. In trent’anni di carriera dubbi ce ne sono stati, questo è un mestiere che fai per passione, non per soldi. E dunque momenti di incertezza, di voglia di abbandonare tutto, poi però c’è l’affetto della gente, la gente che lo ferma per strada, americani e cinesi. La gente che gli stringe la mano, e lui che intona un’aria, All’alba vincerò, parole in cui si identifica, che gli fanno sentire che davanti c’è ancora tanto futuro. Perché con la morte del Maestro le cose sono cambiate. Il lavoro è diminuito, e Nardini si occupa quasi a tempo pieno di api («La gente non sa che i droni e i telefonini uccidono le api»).
Dopo la morte del Maestro diventa tutto difficile, o forse sono invecchiati loro, i sosia. Frank Sinatra (Gianni Frassoni), 85 anni, si è ritirato dalla scene, e vive nella sua Treviso. Patty Bravo (Marisa Saccone) ha smesso di fare concerti. Claudia Cardinale (Luna Cota), nonna di tre nipoti, esce di rado. La stessa Liz Taylor (Miranda Giuffrè) di recente ha avuto una brutta caduta che l’ha immobilizzata a letto.
E poi loro, Luciano Pavarotti e Mina (Renata Stela Oprea, perché nel frattempo Nardini si è fidanzato con Mina, undici anni che stanno insieme). Loro che si dedicano al volontariato. Almeno una volta a settimana — prima del Covid — truccati e vestiti vanno nelle case di riposo, in particolare alla Sereni Orizzonti di Udine. Allora succede che gli anziani, non ricordando che Pavarotti è morto, pensino che il vero Pavarotti e la vera Mina siano venuti a cantare per loro. Succede che, dondolando le teste sulle note delle canzoni, gli anziani si commuovano. E alla visita successiva inizia tutto da capo, poiché non ricordano che sono già venuti. Ed è di nuovo stupore, emozione, di nuovo la prima volta.
Da quarant’anni Liz Taylor
«Parliamoci chiaro, chi ha un film sulla propria vita? Le regine, i papi», dice Marina Castelnuovo, da quarant’anni sosia ufficiale di Liz Taylor. E si riferisce a Io & Liz, film documentario tratto dal suo romanzo Liz & Io (sottotitolo: Un autentico falso d’autore. Fascetta: «Tutti i segreti dell’incredibile esperienza vissuta da Marina Ca