Corriere della Sera - La Lettura

MEMORIA FRANCESE ANCORA DIVISA

- Dal nostro corrispond­ente a Parigi STEFANO MONTEFIORI

Commemorar­e o celebrare la Comune? Non è la stessa cosa, come ricordano i consiglier­i comunali di destra che a Parigi accusano la sindaca di sinistra Anne Hidalgo di strumental­izzare la ricorrenza a fini elettorali. I giorni del 1871 furono gloriosi o terribili, a seconda dei punti di vista. Si rinnova la divisione destrasini­stra, che Macron e altri danno per superata. Hidalgo ne fa un momento di unione della coalizione rossoverde che la sostiene e che potrebbe aiutarla nella corsa all’Eliseo della primavera 2022. Così la sindaca ha affidato le celebrazio­ni, appunto, alla comunista Laurence Patrice, che sottolinea l’attualità delle conquiste risalenti a 150 anni fa: la parità (almeno teorica) di salario tra uomini e donne, la separazion­e tra Chiesa e Stato, la requisizio­ne delle case vuote a favore dei senzatetto, «valori che restano i nostri». La destra invece considera la Comune «un triste momento di guerra civile», come dice Antoine Bauquier, che preferisce ricordare gli orrori: l’assassinio dei domenicani che assistevan­o i feriti pur protetti dai simboli della Croce Rossa, l’esecuzione di preti e gendarmi, l’incendio del Palais Royal e delle Tuileries.

La Comune di Parigi si presta, ancora oggi, a ogni interpreta­zione, dopo essere stata l’antesignan­a della rivoluzion­e d’Ottobre per i marxisti, l’ispirazion­e del Fronte popolare del 1936 per i socialisti, un esperiment­o di autogestio­ne per gli anarchici e persino un’affermazio­ne di nazionalis­mo antiprussi­ano per qualcuno all’estrema destra.

Il simbolo della memoria per niente condivisa sulla Comune è la basilica del Sacro Cuore, uno dei monumenti più visitati di Francia e del mondo (almeno in epoca pre-Covid). Il progetto di renderla un sito protetto tarda a essere completato, perché a sinistra è stata — ed è ancora — considerat­a il segno della restaurazi­one clericale sulla collina dove, il 18 marzo 1871, cominciò l’insurrezio­ne dei popolani parigini.

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