Corriere della Sera - La Lettura

Nasce un’orchestra con 250 musicisti

Per la Südtirol Filarmonic­a primi concerti a maggio

- Da Bolzano GIANCARLO RICCIO

La più giovane è Giulia Dainese, nata tra i vigneti di Caldaro (Bolzano), 18 anni, violinista, studi inglesi e ora a Bolzano al conservato­rio diretto da Giacomo Fornari. Lo strumentis­ta con più esperienza è invece il primo trombone sessantaqu­attrenne Hansjörg Profanter, originario della Val di Funes (pochi chilometri da Bressanone), dal 1979 nell’orchestra della radio bavarese. Nasce in Alto Adige la Südtirol Filarmonic­a, composta da artisti tutti altoatesin­i e che festeggia in questi giorni l’adesione del socio numero 250: il violinista Thomas Schrott, di Bressanone, dal 1995 nell’ensemble svizzero Festival Strings di Lucerna ed esperienza a Milano nella formazione Sentieri Selvaggi.

L’idea è nata il 23 dicembre 2019 in un ristorante di Bressanone con l’obiettivo di costituire un’orchestra sinfonica composta di soli altoatesin­i che suonano in tutto il mondo. Tra i presenti a quel brindisi, Cornelia e Isabel Goller, Michael Pichler (poi designato direttore dell’orchestra) e Zeno Kerschbaum­er, deus ex machina del gruppo. Un gruppo numerosiss­imo. L’orchestra regionale Haydn del Trentino-Alto Adige ha un organico fisso di 50-60 musicisti, la Filarmonic­a della Scala di circa cento e i Berliner Philharmon­iker di 116. Perché nella Südtirol Filarmonic­a sono 250? «Dobbiamo poter contare su una “rosa”. Fino a poco tempo fa non avevamo abbastanza flauti in organico», spiega il direttore Michael Pichler. E poi: «La Südtirol Filarmonic­a si considera estranea alla logica dei gruppi linguistic­i, lascia che prevalga il lessico della musica e si concentra sulla qualità».

I primi concerti a Dobbiaco, Bolzano e Merano dal 7 al 9 maggio con 64 musicisti ogni sera. In programma pagine di Stravinsky, Dvorák e di Johann Rufinatsch­a, nato nel 1812 in val Venosta e amico di Brahms.

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