Corriere della Sera - La Lettura

UNA FRIDA KAHLO ANCHE IN INDIA

- Di DAMIANO FEDELI

Èstata definita la «Frida Kahlo indiana». Amrita Sher-Gil — nata a Budapest nel 1913 da padre indiano e madre ungherese e morta a Lahore, oggi Pakistan, nel 1941 — nella sua breve vita ha lasciato il segno nell’arte moderna del gigante asiatico. E L’India nel 1976 l’ha dichiarata «tesoro nazionale», bloccandon­e le esportazio­ni non autorizzat­e. Adesso un ritratto inedito (a destra), da lei dipinto a Parigi intorno al 1932 quando aveva 19 anni, va in vendita da Christie’s a New York il prossimo 17 marzo. Un’asta per cui è prevista una cifra record fra gli 1,8 e i 2,8 milioni di dollari. L’olio su tela riscoperto raffigura Denyse Proutaux, critica d’arte francese e amica della pittrice che l’ha ritratta almeno altre tre volte. Il dipinto, di proprietà di un collezioni­sta privato, non ha mai lasciato la Francia in questi quasi novant’anni: il ritrovamen­to è il frutto del lavoro degli esperti di Christie’s che attraverso una serie di lettere sono riusciti a datare l’opera. In una corrispond­enza del 1932 Proutaux parla al compagno Philippe Dyvorne di un ritratto «in stile russo» che Sher-Gil le ha realizzato. Sarebbe proprio l’opera che ora va all’asta. Negli anni dal 1929 al 1934 le sorelle Sher-Gil — Amrita e Indira — trascorser­o un periodo a Parigi, diventando amiche della stessa Proutaux, incontrata a un corso di disegno. Quasi la totalità delle opere di Amrita sono ospitate dalla National Gallery of Modern Art di Nuova Delhi.

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