Corriere della Sera - La Lettura
Prendo l’Acid jazz per darlo ai giovani
«La buona musica arriva da ovunque, anche dal luogo più inaspettato. Il mio lavoro è mettere in comunicazione artisti e pubblico. Un incontro di persone». Gilles Peterson parla a «la Lettura» dal suo studio di Londra. Da qui crea la selezione della radio online Worldwide Fm che ha fondato nel 2016. Da qui rende tangibile la sua irrazionale passione per la musica ancora sconosciuta; e rivendica la responsabilità di diffonderla usando ogni piattaforma, dalle serate nel club Dingwalls di Camden Town che lo hanno reso un’istituzione negli anni Novanta allo show che conduce ogni sabato pomeriggio su Radio Bbc 6, fino al palco del Worldwide Festival che organizza dal 2006 (esclusa l’edizione 2020, cancellata per il Covid) a Sète, sulla costa francese: «Il mio obiettivo è arrivare sempre al mainstream. È ciò di cui ogni cultura ha bisogno. Ci vuole qualcuno che apra le porte, e io sono quella persona».
È un percorso che arriva da lontano il suo: nei primi anni Ottanta Gilles Peterson (nato nel 1964 a Caen in Francia e cresciuto in Inghilterra) trasmette dal giardino di casa dei suoi genitori a Londra sulle frequenze di una radio pirata, Radio Invicta, la prima emittente a passare solo musica soul con lo slogan Soul over London. Nel 1985, grazie a un trasmettitore da 25 watt con cui riesce a coprire la zona sud-ovest della città, ha già fondato una serie di stazioni pirata, Civic Radio, Solar
Radio, On Horizon e infine K-Jazz con cui rivoluziona l’ascolto del jazz (solitamente confinato alle ore notturne) andando in onda con le sue selezioni ogni domenica dalle dieci del mattino alle otto di sera. La sua prima intervista è con Jean-Paul «Bluey» Maunick, chitarrista degli Incognito, la band che nel 1979 crea in Inghilterra una nuova derivazione della musica nera chiamata Brit-Funk. «Come ogni ragazzino di 16 anni — racconta — scrivevo lettere alle etichette e ai fan club dei miei gruppi preferiti e li invitavo nel mio programma, che veniva ascoltato credo da quattro o cinque persone. L’unico che mi ha risposto è stato Bluey».
Comincia così la carriera di uno dei personaggi fondamentali della ricerca musicale, discografico, dj, produttore e organizzatore di festival, esploratore instancabile di ritmi e incroci culturali che ha finito per legare il proprio nome a un suono senza generi specifici, identificato solo dal fatto di essere stato scelto da lui. A 19 anni Gilles Peterson arriva sulle frequenze di Bbc Radio con il programma Mad on Jazz, nel 1987 con la sua prima etichetta crea la fusione di jazz, funk, latin e hip hop che entra nella cultura musicale di massa con il nome di «Acid Jazz», nel 1990 fonda la casa discografica Talkin’ Loud, pubblica il secondo album degli Incognito Inside Life (il singolo Always There arriva al numero 6 in Gran Bretagna) e lancia Brand New Heavies, Nuyorican Soul, Roni Size & Reprazent, The Roots e Jamiroquai, dal 2006 con Brownswood Recordings scopre musicisti jazz da Melbourne a Città del Capo e ricerca i nuovi suoni di Londra, dall’afrobeat dei Kokoroko al rock elettronico di Ghostpoet fino al jazz di Zara McFarlane.