Gruppo rom contro la polizia Tafferugli per evitare l’arresto
Via Adriano: l’uomo, poi catturato, aveva aggredito una ragazza
aver trascorso la notte in sua compagnia. La mattina successiva, l’uomo ha manifestato senza mezzi termini le sue intenzioni. Voleva trattenere per sé parte dei 400 euro raccolti dalla giovane chiedendo moneta agli angoli della città e nelle stazioni della metropolitana. Soldi accumulati in una settimana. Al rifiuto della ragazza, la reazione di Sali C. è stata furiosa.
Un’aggressione in piena regola. Al volto. Con un coltello. Gli schiaffi, e poi un taglio. Una ferita superficiale, fortunatamente, che i medici dell’ospedale Fatebenefratelli, dove è stata portata, hanno giudicato guaribile in 10 giorni. Il quarantenne pregiudicato, con lo stesso coltello, le ha anche tagliato la lunga treccia nella quale teneva raccolti i capelli, un gesto ulteriore di sfregio e di sottomissione. La vittima, però, non si è persa d’animo. Trascorsi pochi giorni, con i segni delle ferite ancora visibili, è tornata sul posto.
Appena lo ha rivisto, non ha esitato. La chiamata alla polizia è stata immediata: «È lui, è l’uomo che mi ha rapinata». Sul posto sono arrivate due volanti, ma Sali C. non si è arreso. Ha provato a darsela a gambe, scavalcando una rete di recinzione.
Protetto da un gruppo di sei o sette complici che, decisi e senza scrupoli, hanno fatto barriera fra il fuggiasco e gli agenti. Ci hanno provato in tutti modi, arrivando ad usare la forza contro i poliziotti. Spintoni, e insulti. Tutto inutile comunque. Alla fine, la fuga di Sali C. è durata poco. È stato ugualmente braccato, catturato e condotto in carcere. I suoi compari, nel frattempo si sono dileguati in un lampo, prima dell’arrivo dei rinforzi.