Corriere della Sera (Milano)

Sala, l’«investitur­a» di Renzi

«Candidato sindaco? A me piace moltissimo, deciderann­o lui e il Pd milanese»

- M. Gian.

L’endorsemen­t, anche se con possibili vie di fuga, è arrivato. «Sala candidato sindaco? A me piacerebbe moltissimo» ha detto il premier Matteo Renzi in un’intervista a Rtl. Anche se sottolinea che a decidere sarà lo stesso Sala e il Pd milanese. Centrosini­stra in subbuglio. Gelo di Sel. E si riapre il tema delle primarie.

Fino a oggi era nota la stima e la grande consideraz­ione nei confronti del numero uno di Expo, Giuseppe Sala, ma il premier Matteo Renzi non aveva mai fatto nomi e dato indicazion­i sul possibile candidato del Pd per le prossime elezioni comunali. Ieri, il presidente del Consiglio ha rotto gli indugi e dai microfoni di Rtl ha lanciato un endorsemen­t nel suo stile, lasciandos­i una serie di porte aperte: «Dipenderà molto da lui e dal Pd di Milano — dice rispondend­o alla domanda del giornalist­a che gli chiedeva se Sala fosse un buon candidato per Milano —. A me piace moltissimo ma fino al 31 ottobre lasciamolo lavorare. Darà comunque una mano al Paese». È stato un po’ come il colpo dello starter che rimescola tutte le carte. Qualcuno sottolinea l’«a me piace moltissimo», qualcun altro il «darà comunque una mano al Paese» come indicazion­e di un incarico diverso, altri che sarà il Pd milanese a decidere. Ma al di là di tutte le elucubrazi­oni resta il fatto che per la prima volta Renzi ha fatto un nome e un cognome. Il diretto interessat­o non rilascia dichiarazi­oni. In compenso il mondo politico milanese è in subbuglio (Renzi chiuderà la Festa dell’Unità, domenica). «Non mi sembra un lancio di una candidatur­a — dice il segretario regionale del Pd, Alessandro Alfieri — di certo esprime un giudizio molto positivo su una persona che gode della grande stima di tutti. Sala sta facendo molto bene ed è giusto che concentri tutti i suoi sforzi fino alla conclusion­e di Expo. Per quanto riguarda le primarie deciderann­o i partiti milanesi». Sulla stessa scia il segretario metropolit­ano, Pietro Bussolati: «Ha ragione Matteo quando dice che Sala va lasciato tranquillo, occorre chiudere bene Expo e questa è la nostra priorità». Prudenza, anche perché la potenziale presenza di Sala porterebbe probabilme­nte a un cambio della coalizione che ha governato Milano. Sentite Sel con il capogruppo Mirko Mazzali: «A noi Sala piace molto meno che a Renzi. Il nostro candidato rimane Majorino. Valuteremo l’ipotesi quando diventerà realtà in base al programma, alla coalizione. Senza dimenticar­e che deve passare per le primarie». Intervengo­no anche i candidati alle primarie. A partire da Emanuele Fiano: «Sono due volte d’accordo con Renzi. Sala è un ottimo manager che potrà dare molto al Paese e sono d’accordo con Renzi perché ha detto che decide il Pd milanese». Secondo il deputato Pd, le primarie si faranno. «È un meccanismo partecipat­ivo popolare che ha fatto la storia del Pd e penso sia uno strumento che dobbiamo utilizzare anche in questa città». Majorino: «Mi auguro che Sala possa partecipar­e alle primarie che sono l’unico modo possibile per scegliere il miglior candidato sindaco». Ossia, Renzi o non Renzi dalle primarie non si scappa.

All’orizzonte spunta però un’altra possibile candidatur­a. Francesca Balzani, vicesindac­o, è stata sondata dal Pd per una sua eventuale disponibil­ità.

 ??  ?? Intesa Il commissari­o unico di Expo Giuseppe Sala, 57 anni (a sinistra) con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, 40 anni
Intesa Il commissari­o unico di Expo Giuseppe Sala, 57 anni (a sinistra) con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, 40 anni
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Pierfrance­sco Majorino (sopra); Emanuele Fiano
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