Corriere della Sera (Milano)

Scola rilancia: ospitate i rifugiati

- Di Giampiero Rossi

«Invito le parrocchie della Diocesi a verificare la possibilit­à di mettere a disposizio­ne temporanea­mente spazi, anche piccoli, per accogliere i migranti che sono giunti o stanno arrivando a Milano».

È un messaggio cristiano, quello contenuto nell’appello lanciato ieri dal cardinale Angelo Scola, ma anche molto politico. Il cardinale interviene in prima persona sull’«emergenza» che qualche politico ha trasformat­o in voti, con un atto concreto del tutto rivolto al mondo cattolico ambrosiano: «Alle comunità è chiesto di lasciarsi provocare dai bisogni di questi nostri fratelli migranti — dice infatti Scola —: questi gesti di generosità sono occasioni preziose per esprimere nella pratica la dimensione culturale della fede che ci chiede di esprimere, in ogni gesto della nostra esistenza, gli stessi sentimenti di Cristo».

Dopodiché, però, l’uomo di Chiesa si rivolge al potere civile con parole per niente paludate: «Per gestire l’accoglienz­a dei profughi e dei migranti sono imprescind­ibili la collaboraz­ione e il dialogo con le Istituzion­i civili — dice il cardinale —. Domando però un passo in avanti sulle leggi e le regole che normano questa accoglienz­a, per rendere sempre più dignitosa e costruttiv­a la loro permanenza nelle nostre realtà. Perché i tempi per il rilascio dei documenti dovuti sono spesso così lunghi? Perché non si può permettere che i migranti ospiti, su base volontaria, possano partecipar­e con il loro lavoro alla esigenze della comunità?».

Di fatto, per accogliere profughi e migranti, la Diocesi di Milano mette a disposizio­ne altri sei immobili, tra case e strutture, per un totale di 130 posti che si aggiungono a quelli aperti già in passato: San Bernardino alle Ossa, Casa del Clero, Casa del giovane, Casa dei Padri Oblati, Santuario di Rho, Villa Sacro Cuore a Triuggio, Opera Bonomelli a Gallarate. In tutto sono 28 i centri di accoglienz­a in tutta la Diocesi, gestiti sempre dalle cooperativ­e della Caritas ambrosiana in convenzion­e con le prefetture, per un numero complessiv­o di 456 posti. Inoltre, sempre le cooperativ­e di Caritas Ambrosiana operano in collaboraz­ione con i Comuni e il ministero dell’Interno, nel Sistema di protezione per richiedent­i asilo e rifugiati.

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