Corriere della Sera (Milano)

Metodo Montessori Quattro scuole medie preparano la riforma

Via alla formazione dei prof, lezioni a settembre

- Federica Cavadini

«Al centro dell’aula i banchi a gruppi di tre, sugli scaffali, volumi, aste, triangoli per studiare il teorema di Pitagora. Poche lezioni frontali, più lavoro di gruppo e in laboratori­o. Ragazzi in cattedra a spiegare ai compagni, interrogaz­ioni prenotate dagli studenti e non fissate dai professori». Racconta così le lezioni in una scuola media Montessori una professore­ssa dell’istituto statale di via Quarenghi, che il metodo lo sperimenta da quattro anni.

E da settembre sarà proposta in quattro medie statali la lezione di Maria Montessori, che ha convinto anche i reali inglesi per l’educazione del principino George, appena iscritto a The Westacre Montessori School Nursery in Norfolk. Aprono sezioni montessori anche all’Arcadia, all’Ilaria Alpi e alla Anna Frank di Cinisello Balsamo (qui partono anche le elementari).

I presidi presentano il progetto negli open day in questi ultimi giorni prima dell’apertura delle iscrizioni online (dal 22 gennaio sul sito del ministero). E mentre l’Opera nazionale Montessori ha iniziato la formazione di docenti per le medie, le associazio­ni di genitori organizzan­o incontri per le famiglie. «Il metodo già molto utilizzato alle elementari si è dimostrato valido anche per la scuola media. Sarà adottato per insegnare italiano, matematica ed educazione cosmica, che comprende storia, geografia e scienze», riassume Lavinia Galli, presidente di Me.Mo., associazio­ne media Montessori.

Mobilitati perché il metodo arrivi anche alle scuole del secondo ciclo e statali sono prima di tutto i genitori che lo hanno scelto già dalle elementari, nella scuola storica di via Milazzo, in quelle di via Arosio, via Bartolini, piazza San Gerolamo, via Palmieri.

«La richiesta è forte in una città con più elementari Montessori e, fino ad oggi, soltanto un indirizzo, via Quarenghi, per proseguire — dice Lavinia Galli —. Adesso auspichiam­o che le sperimenta­zioni strutturat­e vengano riconosciu­te dal ministero, perché le scuole poi possano trattenere i docenti specializz­ati».

I genitori di più scuole sono in rete e da Milano parte anche un’iniziativa parallela, lanciata dall’associazio­ne M2B, per l’apertura di sezioni montessori e bilingue. Coordinato­re del progetto è Andrea Perugini,con figli alle elementari di via Palmieri, istituto dove già hanno adottato metodo e inglese: «Intendiamo portare questa doppia proposta nelle scuole medie statali — spiega —. Il programma è molto ampio, è esportabil­e a livello nazionale e si basa sull’interazion­e pubblico-privato». «Cerchiamo donatori — sottolinea Perugini —. E anche supporto tecnico e scientific­o, da università e aziende specializz­ate per gli strumenti educativi». Intanto proseguono gli incontri con i genitori nelle scuole, il 10 febbraio alla Anna Frank di Cinisello e l’11 alla scuola di via dell’Arcadia.

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Foto di gruppo Maria Montessori (1870-1952), seconda in piedi da sinistra, con maestre e allievi
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