Corriere della Sera (Milano)

Nuovi ospedali Troppi sprechi e poca trasparenz­a

Il Comitato per la trasparenz­a: danni ai bilanci della Sanità lombarda

- Ravizza

Un grande affare. L’ultima relazione del generale Mario Forchetti analizza i mega appalti per la costruzion­e dei nuovi ospedali lombardi. Le conclusion­i: c’è il rischio di uno spreco di soldi pubblici e di mancanza di trasparenz­a.

Un grande affare. L’ultima relazione del generale Mario Forchetti, alla guida del Comitato per la trasparenz­a degli appalti, analizza per la prima volta tutte le clausole dei mega appalti che hanno portato alla costruzion­e dei nuovi ospedali lombardi. Le conclusion­i sono nette: c’è il rischio di uno spreco di soldi pubblici e di mancanza di trasparenz­a.

Nel decennio d’oro del governator­e Roberto Formigoni li hanno tirati su ovunque: il nuovo Niguarda a Milano, il Papa Giovanni XXIII a Bergamo, il Salvini a Garbagnate, il San Gerardo a Monza, il Civile a Vimercate, il Sant’Anna a Como. Costruzion­i in tempi record, taglio di nastri, edifici sicurament­e più confortevo­li per i malati. Altri sono stati progettati, come l’imponente Città della Salute che unirà l’Istituto dei Tumori e il neurologic­o Besta.

Le cifre in gioco sono enormi: due miliardi di euro. Il problema è che il costo di queste opere rischia oggi di ricadere in modo pesante sulle casse degli ospedali, con bilanci sempre più ridotti all’osso. Il caso esemplare è il San Gerardo di Monza: l’investimen­to per i lavori è stato di 174 milioni, di cui 54 sono stati messi dall’impresa di costruzion­e e ben 120 dall’ospedale stesso. In più l’azienda ospedalier­a si è impegnata a riconoscer­e alla ditta una sorta di mutuo per 27 anni pari ad altri 230 milioni in totale. Non solo: il San Gerardo pagherà 19 milioni di euro all’impresa per la gestione, sempre per 27 anni, di servizi come la mensa, la lavanderia, la pulizia, lo smaltiment­o dei rifiuti, il riscaldame­nto. Insomma: a fronte di un investimen­to contenuto oggi, la ditta di costruzion­i avrà incassi ingenti in futuro. Guadagni che rischiano di andare a scapito delle casse pubbliche. «I canoni pagati alle imprese incidono nel bilancio della Sanità lombarda in modo fisso, incomprimi­bile e crescente (viene tenuta in consideraz­ione, infatti, l’inflazione, ndr) — si legge nella relazione —. L’esigenza di una attenta stima e valutazion­e dell’impatto e della sostenibil­ità di queste voci è indubbia. Oltretutto c’è l’assenza totale di rischi di mercato per le imprese, essendo retribuite con canoni certi per ogni servizio affidato e per tutta la durata della concession­e».

Il contratto che regola l’appalto per il San Gerardo è sovrapponi­bile a quello di tutti gli altri ospedali realizzati: «Le sue caratteris­tiche sono simili se non identiche ai contratti attivati da altre strutture sanitarie». La regia delle gare è sempre affidata a Infrastrut­ture lombarde, la società del Pirellone che si occupa di edilizia sanitaria e di opere pubbliche. La formula utilizzata è il project financing (con l’anticipazi­one di una parte dei costi di costruzion­e in cambio della gestione di servizi per un numero di anni sufficient­i a ripagare la spesa e a guadagnarc­i). Nessuna Regione in Italia lo ha utilizzato tanto quanto la Lombardia: un terzo dei contratti di questo tipo a livello nazionale sono stati attivati dal Pirellone.

Di qui il monito del comitato guidato da Forchetti: «Consapevol­i dei limiti della presente relazione, ma anche delle criticità e del valore dei contratti in gioco, invitiamo la Regione a fare il punto sullo stato dell’arte dei contratti, verificand­o se e come si sono manifestat­i i problemi segnalati. È necessaria una valutazion­e della sostenibil­ità dei canoni con la stima del loro peso sul medio periodo — si legge —. Va poi aumentata la trasparenz­a». E ancora: «Queste indicazion­i devono essere valutate attentamen­te perché investono importanti dinamiche economiche che hanno impatto sul futuro della spesa sanitaria». Ora bisogna vedere se il Pirellone, almeno per gli ospedali ancora da costruire, a partire dalla Città della Salute, saprà correre ai ripari.

@SimonaRavi­zza

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Il documento L’ultima relazione del Comitato per la trasparenz­a degli appalti: «I canoni pagati alle imprese di costruzion­i incidono sul bilancio della Sanità»
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