Il talento di scrivere romanzi E quello di scovare talenti
Da domani al Barrio’s i tre finalisti del Premio Edoardo Kihlgren
Ogni esordio è una proposta, di poetica e di storie, ai suoi inizi, ma considerando che di primi libri ormai, ne escono anche più di uno al giorno, ecco che i premi dedicati diventano una guida per orientarsi sugli scaffali. In questo senso, arrivato alla diciasettesima edizione, il Premio Letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima – Città di Milano, organizzato e promosso dall’Associazione Amici di Edoardo con il patrocinio del Comune di Milano, conferma la sua capacità di individuare nuove voci da seguire proponendo ogni anno una terna di titoli.
I tre finalisti, in attesa di conoscere il vincitore il 25 maggio del premio da 4.000 euro assegnato da una giuria di personalità culturali al Museo Diocesano, si raccontano alla città in altrettanti appuntamenti al Barrio’s (via Barona angolo via Boffalora, tel. 02.89.15.92.55, ingr. gratuito) a partire da domani alle ore 18 con Claudio Giunta e il suo «Mar Bianco» (Mondadori). Un giallo dalla scrittura letteraria e dal taglio psicologico che racconta le indagini del giornalista freelance Alessandro Pesce sulle tracce di tre ragazzi italiani scomparsi nelle inospitali isole Solovki, in Russia, al di sotto del Circolo Polare Artico, tristemente celebri come gulag negli anni del regime comunista. L’autore, che insegna Letteratura italiana all’Università di Trento, ha scritto diversi saggi, di viaggio, letterari e di commento politico, e ha curato la nuova antologia per il triennio delle superiori «Cuori intelligenti», ma per l’esordio nella fiction ha scelto il genere: «Mi piace molto scrivere cose diverse — racconta Giunta, torinese classe 1971 — e quando qualche anno fa, amando il Nord Europa, andai in viaggio con alcuni amici alle Solovki ci sembrò un luogo perfetto, perché strano e spaventoso, per