Corriere della Sera (Milano)

Cucina, biciclette e scuola guida: l’integrazio­ne parte dalle donne

-

Straniere che fanno da guida quasi «turistica» dentro le zone multietnic­he dei loro quartieri. Corsi di bicicletta e lezioni di guida per le donne velate ( foto). Cartelli e regolament­o di condominio plurilingu­e nei grandi caseggiati di edilizia popolare. L’assessorat­o alle Politiche sociali, insieme al Politecnic­o e alle associazio­ni non profit, grazie ad un finanziame­nto da 100 mila euro promuove l’integrazio­ne nelle periferie a partire dalle donne. «Abbiamo chiesto che le azioni abbiano al centro il tema del confronto tra culture e la legalità intesa come rispetto dei diritti e dei doveri ma anche valorizzaz­ione delle capacità e competenze degli stranieri, spesso trascurate quando arrivano in Italia», spiega l’assessore Pierfrance­sco Majorino. L’Unar (Ufficio nazionale antidiscri­minazione razziale) ha destinato a Milano 60 mila euro. Altri 20 mila sono stati messi dal Comune, il resto da Comunità nuova di don Gino Rigoldi e Villa Pallavicin­i. I «laboratori» dell’iniziativa, che si chiama «Don’t call me stranger», saranno a San Siro, in via Padova e al Giambellin­o. Previsti sportelli informativ­i e percorsi di rinascita di spazi pubblici per dare nuove opportunit­à di socializza­zione. «San Siro è uno dei più grandi quartieri di edilizia pubblica, dove più del 45 per cento degli abitanti arrivano da fuori. A soffrire la solitudine sono soprattutt­o le donne», spiega Francesca Cognetti, ricercatri­ce del dipartimen­to di architettu­ra del Politecnic­o che sta seguendo alcuni gruppi di lavoro, insieme alla collega Ida Castelnuov­o. Vivono isolate in spazi piccolissi­mi, «molto diversi da quelli cui sono abituate nelle loro terre. Vittime della solitudine, oltre che dei pregiudizi e delle discrimina­zioni». Tra le idee più originali, in via Padova è online un portale con video ricette etniche, lasciarede­lletracce.it, creato da un gruppo di donne italiane, marocchine, egiziane, algerine ed ecuadorian­e che vivono nello stesso quartiere e si propongono come cuoche a domicilio, per diffondere il piacere della cucina araba. E sta partendo sansirosto­ries.com, nato dalla collaboraz­ione delle associazio­ni con il Master in giornalism­o dell’Università Cattolica: qui si raccontano «storie di vita e conoscenza, che proprio non ti aspetteres­ti mai».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy