LAVORO AI UN’ INIZIATIVA DA INCENTIVARE
DISOCCUPATI OVER 50
Gentile signora Bossi Fedrigotti, la Regione Lombardia ha stanziato una cifra importante (Fondo Garanzia Giovani) che prevede un contributo alle aziende che assumono i giovani alla fine di uno stage aziendale. Io ho pensato di fare il contrario e di offrire lo stage, primi sei mesi con un contributo economico minimo, agli over cinquanta (con una apposita selezione) che sono rimasti senza lavoro e che vogliono rimettersi in gioco e poi assumere (o presentarli ad altre aziende) quelli che si sono dimostrati i più adatti a svolgere l’attività oggetto dello stage.
Perché buttare al vento la grande esperienza di tante persone che da un giorno all’altro si sono trovate escluse dal lavoro per i più svariati motivi? Sto pensando di coinvolgere anche i pensionati con proposte part time. Quanta gente a settant’anni (io ne ho 71 e sto quattordici ore nella mia piccola azienda, tutti i giorni) ha ancora tanta voglia di non stare chiuso in casa, ma non ha nessuno che gli offra delle opportunità per rendersi utile. Sono sicuro che se le istituzioni ci dessero una mano potremmo soddisfare i bisogni di tantissime persone che sono ancora attive ed avere un ritorno importante in termini di redditività aziendale. Non vorrei far nascere un ufficio di collocamento degli over cinquanta, ma vorrei contribuire a coinvolgere queste persone che non aspettano altro che qualcuno le valorizzi e le coinvolga (con libera scelta personale) in attività dove possono dimostrare la loro professionalità. È una riflessione che mi piacerebbe condividere con le istituzioni e chissà che tramite la Sua rubrica non possa avvenire questo miracolo.
In realtà le Regioni si fanno soltanto carico dell’organizzazione del progetto Garanzia Giovani, ma i fondi sono europei. Ciò detto, almeno in teoria, la sua idea pare buona: innumerevoli sono, infatti, i cinquantenni ma anche più giovani — non a caso esiste l’associazione «Lavoro over 40» che appunto di queste persone si occupa — per una ragione o per l’altra espulsi dal lavoro. E di sicuro le sarebbero grati se riuscisse a modificare la loro condizione di disoccupati senza speranza; anche perché, avendo in genere figli ancora studenti da mantenere, sono forse i più disperati tra i senza lavoro. In altri Paesi europei la situazione è meno pesante perché sono state avviate varie iniziative a loro favore. Da noi, basti pensare che, per il momento, neppure il Fondo Garanzia Giovani ha dato grandi risultati perché le aziende tendono a incassare il contributo, concedendo uno stage ma poi raramente assumono. Lei però non si lasci dissuadere dal suo progetto e offra un posto almeno a un disoccupato over cinquanta!
Graziella Gaspari ci scrive: «Mi piacerebbe tanto venisse pubblicata sul Corriere questa fotografia. L’ho promesso alla mia amica Rosa Corti, bambina in piazza Duomo, assieme allo zio e alla sua cara mamma, persa quando aveva solo 14 anni». Eccoli negli anni Cinquanta. Graziella e Rosa sono amiche da allora. «Oggi ho 74 anni e la nostra è una bella e lunga amicizia. Rosa è convinta che la foto non sarà mai pubblicata». Abbiamo deciso di farle perdere la scommessa.