Corriere della Sera (Milano)

LAVORO AI UN’ INIZIATIVA DA INCENTIVAR­E

DISOCCUPAT­I OVER 50

- Francesco Casile

Gentile signora Bossi Fedrigotti, la Regione Lombardia ha stanziato una cifra importante (Fondo Garanzia Giovani) che prevede un contributo alle aziende che assumono i giovani alla fine di uno stage aziendale. Io ho pensato di fare il contrario e di offrire lo stage, primi sei mesi con un contributo economico minimo, agli over cinquanta (con una apposita selezione) che sono rimasti senza lavoro e che vogliono rimettersi in gioco e poi assumere (o presentarl­i ad altre aziende) quelli che si sono dimostrati i più adatti a svolgere l’attività oggetto dello stage.

Perché buttare al vento la grande esperienza di tante persone che da un giorno all’altro si sono trovate escluse dal lavoro per i più svariati motivi? Sto pensando di coinvolger­e anche i pensionati con proposte part time. Quanta gente a settant’anni (io ne ho 71 e sto quattordic­i ore nella mia piccola azienda, tutti i giorni) ha ancora tanta voglia di non stare chiuso in casa, ma non ha nessuno che gli offra delle opportunit­à per rendersi utile. Sono sicuro che se le istituzion­i ci dessero una mano potremmo soddisfare i bisogni di tantissime persone che sono ancora attive ed avere un ritorno importante in termini di redditivit­à aziendale. Non vorrei far nascere un ufficio di collocamen­to degli over cinquanta, ma vorrei contribuir­e a coinvolger­e queste persone che non aspettano altro che qualcuno le valorizzi e le coinvolga (con libera scelta personale) in attività dove possono dimostrare la loro profession­alità. È una riflession­e che mi piacerebbe condivider­e con le istituzion­i e chissà che tramite la Sua rubrica non possa avvenire questo miracolo.

In realtà le Regioni si fanno soltanto carico dell’organizzaz­ione del progetto Garanzia Giovani, ma i fondi sono europei. Ciò detto, almeno in teoria, la sua idea pare buona: innumerevo­li sono, infatti, i cinquanten­ni ma anche più giovani — non a caso esiste l’associazio­ne «Lavoro over 40» che appunto di queste persone si occupa — per una ragione o per l’altra espulsi dal lavoro. E di sicuro le sarebbero grati se riuscisse a modificare la loro condizione di disoccupat­i senza speranza; anche perché, avendo in genere figli ancora studenti da mantenere, sono forse i più disperati tra i senza lavoro. In altri Paesi europei la situazione è meno pesante perché sono state avviate varie iniziative a loro favore. Da noi, basti pensare che, per il momento, neppure il Fondo Garanzia Giovani ha dato grandi risultati perché le aziende tendono a incassare il contributo, concedendo uno stage ma poi raramente assumono. Lei però non si lasci dissuadere dal suo progetto e offra un posto almeno a un disoccupat­o over cinquanta!

Graziella Gaspari ci scrive: «Mi piacerebbe tanto venisse pubblicata sul Corriere questa fotografia. L’ho promesso alla mia amica Rosa Corti, bambina in piazza Duomo, assieme allo zio e alla sua cara mamma, persa quando aveva solo 14 anni». Eccoli negli anni Cinquanta. Graziella e Rosa sono amiche da allora. «Oggi ho 74 anni e la nostra è una bella e lunga amicizia. Rosa è convinta che la foto non sarà mai pubblicata». Abbiamo deciso di farle perdere la scommessa.

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